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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Vaccino antinfluenzale, attenzione ma nessuna psicosi tra i pazienti nel Brindisino

Nella maggior parte dei casi nel Brindisino la campagna vaccinazioni si è conclusa da circa una decina di giorni, e chi non si è ancora sottoposto alla terapia rappresenta una percentuale piuttosto bassa.Gli altri manifestano solo qualche preoccupazione.

BRINDISI – Dopo le notizie sulle morti sospette in seguito alla somministrazione del vaccino antinfluenzale qualcuno si sta rifiutando di sottoporsi alla terapia di immunizzazione contro l’influenza, con qualsiasi tipo di farmaco, altri, invece, si stanno fidando delle competenze e preparazione dei loro medici, altri ancora presi dalla preoccupazione stanno chiedendo informazioni nonostante la vaccinazione sia stata eseguita diversi giorni fa. Nella maggior parte dei casi, comunque, nel Brindisino la campagna vaccinazioni si è conclusa da circa una decina di giorni, e chi non si è ancora sottoposto alla terapia  rappresenta una percentuale piuttosto bassa.

In ogni caso, fa sapere qualche medico, entro martedì prossimo dovrebbe arrivare una comunicazione ufficiale sui due lotti fatti ritirare a scopo cautelativo dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che in questi giorni sono sottoposti a specifiche analisi di laboratorio. Si tratta delle partite numero 142701 e 143301 del vaccino antinfluenzale “Fluad” della Novartis Vaccines and Diagnostics quelle che sarebbero state somministrate nella maggior parte dei casi di decessi che in tutta Italia sono saliti a 11, due nel Leccese. Si tratta però di morti sospette per le quali deve essere ancora accertato il nesso di casualità. In attesa di dati certi alcuni medici del Brindisino si stanno limitando a non somministrare il “Fluad”.

Altri non lo avevano neppure ritirato. Nel Brindisino, in ogni caso, fino a questo momento non si sono registrate morti sospette e nemmeno situazioni di psicosi tra i pazienti. Il rischio potrebbe esserci per chi non è soggetto a esenzioni e Un corridoio dell'ospedale Perrinoacquista il medicinale autonomamente in farmacia ma ad esempio, le farmacie comunali di Brindisi, quest’anno non hanno ritirato vaccini. Intanto attraverso il sito internet l’Aifa raccomanda a non rifiutare la terapia antinfluenzale: “La vaccinazione antinfluenzale rappresenta la più valida ed efficace misura di prevenzione dell’influenza e delle sue complicanze che, specie nei soggetti più deboli, possono essere anche gravi o a rischio di vita. I vaccini autorizzati per l’uso nell’uomo sono prodotti biologici sicuri poichè sono sottoposti ad una serie di controlli accurati che vengono effettuati sia durante la produzione e prima della loro immissione in commercio, sia dopo la loro commercializzazione”.

“Le segnalazioni di sospette reazioni avverse –  parte integrante del monitoraggio dei farmaci e dei vaccini – giungono all’Aifa dagli operatori sanitari mediante un’apposita scheda che ha lo scopo di rilevare e riportare all’autorità competente tutte le sospette reazioni avverse, indipendentemente dal nesso di causalità. Le schede vengono inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza e valutate dall’Aifa, che prontamente analizza l’eventuale segnale e adotta, qualora sia necessario, provvedimenti restrittivi a scopo cautelativo".

"Nel caso in questione, l’Aifa ha ritenuto opportuno adottare il divieto di utilizzo dei due lotti del vaccino Fluad in attesa di poter verificare – alla luce dei risultati delle analisi di laboratorio, delle ulteriori relazioni cliniche e dei referti autoptici – l’eventuale correlazione tra la somministrazione delle dosi di vaccino e gli eventi avversi riferiti”.

Nella maggior parte dei casi i medici del Brindisino hanno sempre adottato “i dovuti accorgimenti – ha spiegato un medico del capoluogo a BrindisiReport – ho sempre preparato i miei pazienti sull’importanza del vaccino, li ho abituati a fidarsi della terapia, qualcuno mi ha telefonato per chiedermi se era a rischio ma si trattava comunque di gente che ha fatto il vaccino una 20ina di giorni fa”. Stessa situazione in provincia dove i pazienti, nella maggior parte dei casi, si dicono tranquilli “abbiamo ricevuto pochissime telefonate di gente preoccupata ma per il resto la campagna vaccinazioni si è quasi conclusa. Bisogna tenere sempre presente che senza vaccino il rischio di esporsi a decessi, qualora si contragga l’influenza, per le persone con patologie gravi, è molto più alto. Dovremmo iniziare la campagna vaccinazioni per la polmonite, si spera che queste vicende non influiscano sulla decisione dei pazienti di sottoporsi o meno ai vaccini, anche in questo caso per alcuni soggetti è molto pericoloso non proteggersi da questa infezione polmonare" , fanno sapere alcuni medici di base di San Pietro Vernotico. 

"C'è poi da tenere presente che ogni caso va valutato singolarmente, accade che sono io stesso a non ritenere opportuno somministrare il vaccino - ha riferito, ancora un altro medico sanpietrano. 

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