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Cronaca

Ora lo lascia anche la moglie: separazione giudiziale per il 'bombarolo' di Brindisi

Lo si è appreso oggi a margine dell'udienza preliminare che si è celebrata a carico di entrambi dinanzi al gup di Brindisi, Maurizio Saso, per calunnia in danno di un maresciallo dei carabinieri, Sebastiano Fiorita.

BRINDISI - Non sono più marito e moglie, ma coniugi separati sulla strada del divorzio. L’iniziativa è stata della moglie, il marito è in carcere e stando alla sentenza di primo grado ci deve restare tutta la vita, la moglie è libera e ha avviato la procedura giudiziale. Parliamo di Giovanni Vantaggiato, lo stragista di Brindisi, e di Giuseppina Marchello entrambi assenti ma imputati dinanzi al gup di Brindisi Maurizio Saso, per calunnia in danno di un maresciallo dei carabinieri, Sebastiano Fiorita, che entrambi, secondo l’impostazione della procura, avrebbero indicato in atti giudiziari e deposizioni come corresponsabile della truffa da 343.000 euro con assegni scoperti per l’acquisto di gasolio agricolo dall’azienda Marchello Sas, che è stata ritenuta il movente della strage di due anni fa. Fiorita si è costituito parte civile con l’avvocato Raffaele Missere.

Al termine dell’udienza, così come richiesto dal pubblico ministero Milto Stefano De Nozza, Giovanni Vantaggiato, difeso da un avvocato di ufficio, è stato rinviato a giudizio. Sarà processato dal giudice monocratico Giuseppe Biondi a partire dal 4 dicembre prossimo. Ha scelto invece il rito abbreviato l’ormai ex moglie dell’imprenditore di Copertino, che si trova ora nel carcere di Lecce e che attende la conclusione del secondo grado di giudizio: è difesa dall’avvocato Angelo Pallara e sarà processata dinanzi ad altro gup il 16 gennaio 2015.

Quanto alla separazione fra i coniugi Vantaggiato si tratta di un procedimento giudiziale per cui vi è stato già provvedimento presidenziale. Lo scorso 16 aprile la Prefettura di Lecce aveva giudicato meritevole di accoglimento l’istanza di cambio del cognome presentata dalle due figlie di Vantaggiato, Serenella e Veronica.

Vantaggiato nella gabbia degli imputatiL’accusa di calunnia è stata così articolata dal pubblico ministero:” entrambi con deposizione all’udienza del 7 aprile 2011 e del 6 ottobre 2011 quali persone offese innanzi al Tribunale di Brindisi” nel procedimento a carico di Cosimo Parato (miracolosamente sopravvissuto a un altro attentato realizzato da Vantaggiato nel febbraio 2008 a Torre Santa Susanna) e il solo Vantaggiato nelle dichiarazioni rese quale indagato nell’ambito del procedimento per strage, “avrebbero dichiarato che Sebastiano Fiorita, all’epoca dei fatti militare dell’Arma in servizio a Torre Santa Susanna, era stato autore di una truffa da oltre 300.000 euro consistita nell’ordinare gasolio per un valore pari alla somma indicata e nel farsi garante del pagamento effettuato da Parato con assegni post datati risultati incapienti”.

Fatti avvenuti a Brindisi e anche a Lecce, ragion per cui l’avvocato Pallara, aveva eccepito la competenza preliminare del Tribunale di Brindisi. Stavolta, però, il due processi non si spostano. 

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