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Cronaca

Spari e tentata estorsione a un imprenditore agricolo: arrestato dalla Mobile

In carcere Walter Margherito, 38 anni, di Brindisi: gravi indizi di colpevolezza, le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della masseria. L'indagato è accusato anche di porto illegale di arma e danneggiamento. Nessuna denuncia

BRINDISI – Tentata estorsione a un imprenditore agricolo a colpi di pistola sparati alla sua auto, azione di fuoco a scopo intimidatorio ripresa dalle immagini del sistema di videosorveglianza della masseria: quelle registrazioni pesano sul conto di Walter Margherito, 38 anni, nato e residente a Brindisi, arrestato anche con le accuse di porto illegale di arma e danneggiamento.

Foto di Margherito Walter(FILEminimizer)-2L’indagato è finito in carcere nella serata di ieri, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare chiesta dal sostituto procuratore Luca Miceli, sulla base degli elementi raccolti dagli agenti della sezione Antidroga della squadra Mobile di Brindisi, diretti dal vice questore aggiunto Antonio Sfameni. Rappresentano gravi indizi di colpevolezza, che uniti alle esigenze cautelari, da leggere come possibile reiterazione del reato, e tenuto conto della “pericolosità sociale” in relazione a precedenti penali, hanno portato il giudice per le indagini preliminari a firmare il provvedimento, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Margherito, stando alla ricostruzione dei fatti, avrebbe chiesto la restituzione di una somma di denaro al titolare di un’impresa agricola un anno fa e mezzo fa. Avrà modo di chiarire la vicenda rispondendo alle domande del gip, alla presenza del suo avvocato di fiducia, nel caso in cui intenda affrontare l’interrogatorio e rinunciare alla facoltà di non rispondere.

L’inchiesta è stata chiusa dai poliziotti nell’arco di sei giorni: il 20 aprile scorso, malgrado non ci sia stata alcuna denuncia pervenuta alla Mobile, gli agenti apprendono di una minaccia all’indirizzo dell’imprenditore, nome conosciuto a Brindisi e provincia. Un uomo lo avrebbe raggiunto in una contrada alle porte del capoluogo, nei pressi della masseria del professionista, e avrebbe impugnato una pistola, esplodendo un colpo a scopo intimidatorio verso la portiera dell’auto.

Sul posto è stato trovato un bossolo, esploso di una cartuccia calibro 7,65. Da qui l’acquisizione delle immagini registrate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza posto a protezione dell’immobile: il filmato, a quanto risulta dagli atti, nitido ha permesso innanzitutto di ricostruire la dinamica dei fatti confermando l’incontro tra due uomini e successivamente l’esplosione di un colpo di pistola. Poi la fuga in auto. Di entrambe le vetture, gli agenti anche con l’ausilio dei colleghi della Scientifica, hanno letto i numeri di targa ed è stato possibile, di conseguenza, arrivare a dare un nome e un volto all’imprenditore e a chi lo aveva minacciato.

L’ultimo passo delle indagini ha portato alla consegna in Procura, all’attenzione del pm Miceli, dell’informativa di reato in base alla quale è stata presentata richiesta per l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Walter Margherito con le accuse di tentata estorsione, porto illegale di arma da fuoco, danneggiamento di beni altrui e spari in prossimità di luoghi abitati. Il brindisino è stato condannato, in abbreviato, alla pena di sei anni di reclusione con l'accusa di traffico di droga dall'Albania, inchiesta della Dda di Lecce che nel 2011 portò a 29 arresti.

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