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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

“C’è nebbia”. Poi la collisione mortale tra l'elicottero e la cima della collina

BARLETTA – Era partito da Modugno (Bari) ed era diretto a Foggia, Antonio D'Amico Tanzarella, il pilota ventinovenne ostunese morto dopo che l'elicottero sul quale viaggiava si è schiantato al suolo stamani a Canne della Battaglia, a pochi chilometri dal centro abitato di Barletta. Alle 8.10 è stato registrato l'ultimo contatto tra il velivolo e la stazione radio: “C’è nebbia, mi sono perso”: questa la richiesta di aiuto che il giovane, secondo quanto riferito dalla polizia che indaga sull'accaduto, ha chiesto, prima del dramma. Subito dopo i contatti si sono interrotti e il velivolo è precipitato. Sul posto, insieme a polizia e carabinieri, sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno estratto il corpo del ventinovenne dalle lamiere dell'elicottero che non ha preso fuoco. Il pm di turno del tribunale di Trani, Mirella Conticelli, disporrà l'autopsia ed una consulenza sulla scatola nera del velivolo, un R44, per risalire alle cause dell' incidente.

BARLETTA – Era partito da Modugno (Bari) ed era diretto a Foggia, Antonio D'Amico Tanzarella, il pilota ventinovenne ostunese morto dopo che l'elicottero sul quale viaggiava si è schiantato al suolo stamani a Canne della Battaglia, a pochi chilometri dal centro abitato di Barletta. Alle 8.10 è stato registrato l'ultimo contatto tra il velivolo e la stazione radio: “C’è nebbia, mi sono perso”: questa la richiesta di aiuto che il giovane, secondo quanto riferito dalla polizia che indaga sull'accaduto, ha chiesto, prima del dramma. Subito dopo i contatti si sono interrotti e il velivolo è precipitato. Sul posto, insieme a polizia e carabinieri, sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno estratto il corpo del ventinovenne dalle lamiere dell'elicottero che non ha preso fuoco. Il pm di turno del tribunale di Trani, Mirella Conticelli, disporrà l'autopsia ed una consulenza sulla scatola nera del velivolo, un R44, per risalire alle cause dell' incidente.

L’elicottero, per cause in corso di accertamento, ha perso quota ed è precipitato nei pressi della masseria Laboccuta. Sul posto sono giunti insieme alle forze dell'ordine, due squadre dei vigili del fuoco e mezzi del 118. L'elicottero è precipitato una quindicina di minuti dopo le otto, in aperta campagna.

A lanciare l’allarme sarebbe stato un contadino, che al 113 ha riferito di aver visto cadere un elicottero. Il velivolo – modello R44, di proprietà del giovane - era decollato da un aviosuperficie di Modugno (Bari), ed ha improvvisamente perso quota durante il volo. A bordo vi era solo il pilota che, purtroppo è deceduto a seguito della terrificante collisione. L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha aperto l'inchiesta tecnica di propria competenza sulle cause che hanno determinato la caduta dell'elicottero.

Il rotore di coda dell'elicottero è stato trovato a 100 metri di distanza dal punto di impatto con il suolo. Sono stati i vigili del fuoco a estrarre il corpo senza vita del pilota dalle lamiere del velivolo. Escluso, al momento, che l'elicottero abbia impattato contro i fili dell'alta tensione di impianti esistenti nella zona, anche perchè l'urto avrebbe dovuto causare black-out nell'erogazione di energia elettrica che invece non sono avvenuti.

Gli inquirenti hanno raccolto anche le dichiarazioni dei primi soccorritori: «Abito a 500 metri dal luogo in cui è precipitato l'elicottero. Al momento dell'incidente ero fuori casa. Poco dopo le otto ho sentito un forte botto». A parlare è Guido Caffiero, proprietario della masseria Boccuta a Canne della Battaglia, testimone dell'incidente di questa mattina. «Sono andato sul punto più alto della collina - prosegue il racconto del testimone - e con un amico, a bordo di un furgone, abbiamo raggiunto il luogo da cui proveniva il rumore. Quando sono arrivato lì, alle spalle del villino di un contadino che conosco, nel suo uliveto c'era l'elicottero, giallo e verde, capovolto sul terreno, con la parte di vetro rivolta verso il basso».

«Quell'uomo - ha aggiunto Caffiero riferendosi al contadino - era molto spaventato perché l'elica del velivolo era caduta a tre metri da lui. È stato il figlio del contadino a chiamare il 113 e dare l'allarme. C'erano una nebbia pazzesca e un odore intenso di cherosene, per questo ci siamo tenuti a distanza per timore che potesse esplodere. Poi sono arrivati carabinieri, polizia, vigili del fuoco - conclude Caffiero - e hanno circoscritto la zona mandando tutti via».

Appassionato di volo, Antonio D’Amico Tanzarella, aveva acquisto il brevetto di pilota due anni fa, presso una scuola di elicotteristi in Emilia Romagna. Quindi aveva acquistato il velivolo, per trasformare la sua passione in professione: puntava a lavorare per conto terzi, sfruttando anche una delle ultime mode: l’impiego dell’elicottero per matrimoni e viaggi di nozze. La notizia, rimbalzata nella Città bianca già in mattinata, ha gettato nello sconforto i familiari, attorno ai quali si sono stretti amici e parenti.

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