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Cronaca Cellino San Marco

Cadde dal terrazzo, morta dopo 4 mesi

CELLINO SAN MARCO - Ha lottato con tutte le sue forze ma non ce l'ha fatta, Giuliana Laporta, la 45enne di Cellino San Marco precipitata la mattina del 23 dicembre scorso dal terrazzo di casa sua in via Mario Pagano a Cellino. Ieri sera, intorno alle 23 il suo cuore ha cessato di battere. Le fratture riportate in seguito al violentissimo impatto con l'asfalto e le lesioni agli organi non le hanno lasciato scampo. Domani alle 15 presso la chiesa dei Santissimi Angeli Custodi a San Pietro Vernotico, saranno celebrati i suoi funerali.

CELLINO SAN MARCO - Ha lottato con tutte le sue forze ma non ce l'ha fatta, Giuliana Laporta, la 45enne di Cellino San Marco precipitata la mattina del 23 dicembre scorso dal terrazzo di casa sua in via Mario Pagano a Cellino. Ieri sera, intorno alle 23 il suo cuore ha cessato di battere. Le fratture riportate in seguito al violentissimo impatto con l'asfalto e le lesioni agli organi non le hanno lasciato scampo. Domani alle 15 presso la chiesa dei Santissimi Angeli Custodi a San Pietro Vernotico, saranno celebrati i suoi funerali.

La salma della 45enne, madre di due figlie Selene e Anthea, di 13 e 9 anni, è giunta intorno alle 13 di oggi presso la casa dei suoi genitori a San Pietro Vernotico, il paese in cui la donna ha vissuto fino a quando non si è sposata con il cellinese Santino Carrisi, bracciante agricolo. Era proprio insieme a lui la mattina del 23 dicembre. Insieme stavano accatastando la legna da ardere in una capannina presente sul terrazzo della loro abitazione dislocata su due piani.

Giuliana, che l'estate scorsa aveva svolto la mansione di ausiliario del traffico per conto del Comune di Cellino San Marco, precipitò da un'altezza di circa otto metri dopo essere inciampata in alcune tubazioni presenti a ridosso del parapetto del terrazzo. Sotto lo sguardo impotente del marito. L'uomo, infatti, non poté fare nulla per salvarla. Un incidente verificatosi in pochissimi secondi, imprevedibile. La 45enne perse subito conoscenza, nella caduta cercò di ripararsi il volto con i polsi ma le fratture provocate dal violentissimo impatto furono gravissime. Trauma facciale, lesioni interne, fratture multiple.

Fu trasportata d'urgenza all'ospedale Perrino di Brindisi, fu ricoverata nel reparto di rianimazione in fin di vita. Le sue condizioni non sono mai migliorate. Giuliana Laporta ha lottato con tutte le forze che le erano rimaste, l'amore delle sue bambine, del marito, dei genitori e di tutti i suoi parenti e amici hanno permesso che la donna sopravvivesse per altri quattro mesi. Lunghi e sofferti. Il suo quadro clinico non è mai migliorato. Per lei ha pregato tutta la comunità cellinese, la 45enne, per l'attività svolta l'estate scorsa per le vie del paese, era molto conosciuta.

Veniva descritta come una donna solare e riservata, innamorata della famiglia, delle sue due bambine, del marito. E' per loro che ha cercato di resistere il più a lungo possibile. Domenica sera, però, ha smesso di combattere. Il suo cuore si è fermato. Per lei non c'è stato più nulla da fare. Nella tarda mattinata di oggi il magistrato di turno ha rilasciato il nulla osta necessario per la restituzione della salma alla famiglia e intorno alle 13 Giuliana Laporta è tornata nella sua casa natale, a San Pietro. Domani l'ultimo, doloroso, saluto.

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