Cade dal tetto, muore 15enne
SAN PIETRO VERNOTICO - “Avete sentito chi è morto? Marco Carella, il ragazzo che giocava con noi a pallone”. Diceva così, nel pomeriggio di oggi, un ragazzino ai suoi amici in piazza Garibaldi a Torre San Gennaro. Marco, il quindicenne che nella notte tra sabato e domenica scorsa è caduto dal tetto di una scuola a Pisticci, in provincia di Matera, era sanpietrano di adozione. Era ospite della Casa Famiglia, il centro di accoglienza per persone disagiate che ha sede a San Pietro. Frequentava l'istituto alberghiero di Brindisi e la scuola calcio di San Pietro. Lo conoscevano tutti i suoi coetanei, e la sua bacheca di Facebook è stata tempestata di dolci messaggi di addio e di sconcerto.
SAN PIETRO VERNOTICO - ?Avete sentito chi è morto? Marco Carella, il ragazzo che giocava con noi a pallone?. Diceva così, nel pomeriggio di oggi, un ragazzino ai suoi amici in piazza Garibaldi a Torre San Gennaro. Marco, il quindicenne che nella notte tra sabato e domenica scorsa è caduto dal tetto di una scuola a Pisticci, in provincia di Matera, era sanpietrano di adozione. Era ospite della Casa Famiglia, il centro di accoglienza per persone disagiate che ha sede a San Pietro. Frequentava l'istituto alberghiero di Brindisi e la scuola calcio di San Pietro. Lo conoscevano tutti i suoi coetanei, e la sua bacheca di Facebook è stata tempestata di dolci messaggi di addio e di sconcerto.
Una morte assurda la sua. Il ragazzino, finita la scuola, si era trasferito a casa dei nonni a Pisticci per trascorrere le vacanze estive. Sarebbe tornato a San Pietro a settembre. E con i suoi amici brindisini intratteneva rapporti sul social network.
Nella notte tra sabato e domenica, insieme ad altri ragazzini, era salito sul tetto di un edificio scolastico. Secondo la versione ufficiale dei carabinieri, che poi hanno denunciato i suoi compagni, per commette un furto; secondo altre versioni non ufficiali, invece, per recuperare un pallone finito sul tetto. Fatto sta che a causa del buio il 15enne ha messo il piede su un lucernario ed è precipitato rovinosamente al suolo. Il ragazzino è stato subito trasportato nell'ospedale di Policoro (Matera) ma ha smesso di respirare qualche ora dopo l'arrivo al nosocomio.
La notizia della sua morte ha fatto subito il giro del paese che qualche anno fa lo aveva accolto e ha lasciato molti sampietrani senza parole. Marco era un bravo ragazzo, educato e pieno di vita, una giovane promessa del calcio. I suoi compagni, i suoi allenatori Angelo Passiatore, Nunzio Frappampina e Gianni Saponaro, lo ricordano così.
La scuola calcio di San Pietro, che Marco Carella frequentava da qualche anno, gli dedicherà una Santa Messa nelle prossime ore.