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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Cadetto deceduto: lunedì i funerali

LIVORNO – Potrebbe essere stato un malore improvviso a determinare il decesso di Michele D’Amico: il 23enne allievo presso l’Accademia Navale (dove frequentava l’ultimo anno), che ieri mattina ha perso la vita nelle acque antistanti la spiaggia del Sale di Antignano (Livorno), nel corso di una battuta di pesca subacquea in apnea. Questa l’ipotesi più accreditata dal medico legale, a margine dell’ispezione cadaverica. I risultati delle successive analisi necroscopiche dovrebbero consentire di fare ulteriormente chiarezza sulla dinamica e sulle cause della disgrazia, avvenuta alle 9.30 del mattino di ieri, quando il corpo del giovane è stato rinvenuto nel fondale dove si era immerso.

LIVORNO – Potrebbe essere stato un malore improvviso a determinare il decesso di Michele D’Amico: il 23enne allievo presso l’Accademia Navale (dove frequentava l’ultimo anno), che ieri mattina ha perso la vita nelle acque antistanti la spiaggia del Sale di Antignano (Livorno), nel corso di una battuta di pesca subacquea in apnea. Questa l’ipotesi più accreditata dal medico legale, a margine dell’ispezione cadaverica.  I risultati delle successive analisi necroscopiche dovrebbero consentire di fare ulteriormente chiarezza sulla dinamica e sulle cause della disgrazia, avvenuta alle 9.30 del mattino di ieri, quando il corpo del giovane è stato rinvenuto nel fondale dove si era immerso.

Bisogna considerare che la maggior parte dei decessi durante immersioni in apnea è causato dalla sincope anossica. Se si prolunga l'apnea oltre i proprio limiti naturali, aumenta nel sangue la concentrazione di anidride carbonica, che provoca perdita di conoscenza improvvisa. Di per sè non un trauma grave, ma se il sub è solo annega. Da qui la necessità di praticare le immersioni in coppia senza perdere di vista il compagno, per poter intervenire tempestivamente. Ma il medico legale cercherà anche le tracce di un eventuale attacco cardiaco.

A Pezze di Greco, città natale del cadetto, c’è attesa per il rientro della salma.  La tragica notizia della morte del ragazzo ha scosso l’intera comunità, strettasi attorno alla famiglia, spezzata dallo strazio. In giornata faranno rientro a Pezze i genitori (il papà lavora presso il Museo nazionale archeologico di Egnazia) e la sorella (architetto) del giovane guardiamarina, volati ieri a Livorno. Il feretro, invece, dovrebbe arrivare nella mattinata di domani, per essere trasferito direttamente a casa della famiglia D’Amico, in corso Nazionale, dove sarà allestita la camera ardente.

Il rito funebre sarà officiato lunedì mattina, alle ore 11, presso la chiesa parrocchiale di Pezze di Greco. Prenderanno parte all’estremo saluto, insieme alle massime autorità civili e militari del territorio, anche numerosi compagni di corso dello sfortunato allievo dell’Accademia navale.  Michele D’Amico frequentava l’ultimo anno. In tasca la sua destinazione: Taranto. Davanti a sé una promettente carriera, spezzata in un attimo. Al fianco della famiglia, durante la trasferta a Livorno, è stato anche il comandante dell’Accademia navale, l’Ammiraglio Cavo Dragone.

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