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Cronaca

Cala Materdomini, l’appalto resta a Carparelli: errore dell’Agenzia Entrate

La nuova certificazione attesta la regolarità fiscale dopo aver contestato violazioni per 50mila euro

BRINDISI – Mentre le mareggiate continuano ad erodere l’ex spiaggia degli ufficiali di Brindisi, il Comune resta alle prese con l’aggiudicazione dell’appalto per Cala Materdomini, non ancora definitiva: la gara, nel giro di una settimana, è stata revocata alla ditta Carparelli Costruzioni e riassegnata alla stessa. Motivo? Una comunicazione – evidentemente – errata arrivata a Palazzo di città, sulla regolarità fiscale della srl che, pensando alla riqualificazione dell’area, propone la storica zattera a margine di un pontile galleggiante e un intervento per recuperare l’ex Estoril.

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 Il 7 novembre scorso l’Amministrazione comunale di Brindisi, con determina firmata dal dirigente dell’ufficio Contratti, ha revocato l’affidamento alla società Carparelli, seconda classifica alla gara, perché era pervenuta “certificazione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate di Brindisi, ufficio territoriale di Ostuni, attestante violazioni definitivamente accertate per 50.392 mila euro”. Di conseguenza, l’Ente ha revocato l’aggiudicazione a Carparelli per assegnarla alla terza classificata, la Cea Construction srl.

Ieri, 13 novembre, il dietro front. O meglio: la scoperta di un errore: al Comune è pervenuta una “ulteriore certificazione dell’Agenzia delle Entrate”, sempre ufficio territoriale di Ostuni, che “contrariamente a quanto attestato in precedenza, certifica la regolarità fiscale”. La titolarità dell’appalto è tornata di nuovo in capo a Carparelli, con revoca in favore della Cea.

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Il fulcro del progetto presentato dalla società Carparelli è costituito da “un angolo ristoro e una caffetteria, oltre alla ri-proposizione della storica zattera, tanto cara nella memoria dei brindisini, che verrà posizionata al margine di un pontile galleggiante”. Le previsioni sul fronte della capacità di accoglienza, portano a sostenere che Cala Materdomini “potrà ospitare circa mille persone”.

“E’ prevista, quale miglioria al progetto a base di gara, la realizzazione di un camminamento pedonale con verde di bordura sino al porticciolo turistico, in modo tale da favorire l’uso della spiaggia da parte dei diportisti e migliorare la fruibilità turistica dell’area”. Per raggiungere questo risultato verranno rimossi tutti i manufatti cementizi.

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Quanto all’eliminazione e alla mitigazione della pericolosità geomorfologica saranno eseguite “opere di ingegneria naturalistica di sistemazione della scarpata”. L’erosione costiera sarà “mitigata grazie alla realizzazione di un pennello permeabile costituito da blocchi di roccia, tale anche da garantire nel tempo l’opera di ripascimento prevista”. Il progetto del verde è “curato da ricercatori dell’Unisalento, si rifà alle essenze tipiche locali, con particolare riferimento all’ambito costiero”, è stato precisato. “Sono previsti solarium erbosi ed aree sabbiose, con pavimentazioni e camminamenti in listoni di legno composito, nonché sistemi e tecnologie a basso impatto ambientale, quali illuminazione alimentata da fonti rinnovabili e sistemi per il recupero delle acque delle docce ai fini irrigui”.

Sarà l’aggiudicazione definitiva? Di certo occorre stringere sui tempi per evitare che continui l’erosione della lingua di sabbia.

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