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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Ceglie Messapica

Calcio in faccia a donna nel bar: autore individuato attraverso telecamere

Si tratta di un 23enne R.N. già noto alle forze dell’ordine. La vittima, una 34enne, è stata sottoposta a intervento chirurgico e ricoverata in prognosi riservata

CEGLIE MESSAPICA – Individuato e denunciato l’autore dell’aggressione ai danni di una donna di 34 anni di Monteiasi (Ta) perpetrata nella notte tra sabato e domenica scorsi in un bar di Ceglie Messapica. Si tratta di un 23enne del posto, R.N. già noto alle forze dell’ordine. Ha dato un calcio in faccia alla donna al culmine di un litigio sembrerebbe scaturito per il rifiuto delle sue avance. I carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni, diretta dal capitano Antonio Corvino, unitamente ai colleghi della locale stazione, stanno lavorando per valutare eventuali condotte omissive di altri avventori e dei dipendenti del bar presenti al momento del pestaggio. E’ stata, inoltre, avanzata richiesta di sospensione della licenza dell’esercizio commerciale.

Da quanto emerge nessuno è intervenuto per aiutare la donna e nessuno ha collaborato con i carabinieri per l’individuazione dell’autore dell’aggressione. Tranne le sue amiche. I carabinieri, per altro, sono stati informati dal personale del 118 intervenuto per soccorrere la vittima.

La chiamata alla sala operativa del 113 è giunta alle 5 di sabato. I sanitari hanno riferito di essere intervenuti in un bar della periferia di Ceglie Messapica perché una donna caduta per terra era stata colpita con un calcio in faccia da un uomo che si era dileguato subito dopo.

La 34enne è stata portata in ospedale dove le è stato riscontrato un “trauma cranico facciale con trauma contusivo bulbo oculare sx con fratture multiple orbita e mascella sx, epitassi e ferita lacero contusa periorbitale sx secondaria”. E’ stata successivamente sottoposta a intervento maxillo facciale presso l’ospedale di Bari e ricoverata in prognosi riservata, non corre pericolo di vita.

I militari giunti immediatamente sul posto hanno dovuto ricostruire le circostanze dell’aggressione attraverso le telecamere e il racconto delle amiche della vittima. L’aggressore era fuggito. I fotogrammi dell’impianto di videosorveglianza installato nel bar e nelle vie limitrofe, hanno consentito di individuarlo. La vittima non è ancora stata ascoltata. 

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