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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Cambio security aeroporti, è polemica

BRINDISI - Aeroporti di Puglia risolve il contratto con l'istituto di vigilanza Ivri Spa a seguito dell'indagine condotta dalla Polaria di Brindisi sfociata mesi addietro nell'arresto di otto vigilantes per furti sui bagagli dei passeggeri, e chiama la seconda classificata nella gara di appalto del servizio di security aeroportuale, Securcenter. Il consigliere regionale di Fli ed ex senatore Euprepio Curto chiama però all'intervento la giunta regionale, sottolineando che in casi analoghi mai le società aeroportuali hanno rescisso i contratti con gli istituti coinvolti, ma soprattutto sostiene come Securcenter non sia affatto la soluzione migliore.

BRINDISI - Aeroporti di Puglia risolve il contratto con l'istituto di vigilanza Ivri Spa a seguito dell'indagine condotta dalla Polaria di Brindisi sfociata mesi addietro nell'arresto di otto vigilantes per furti sui bagagli dei passeggeri, e chiama la seconda classificata nella gara di appalto del servizio di security aeroportuale, Securcenter. Il consigliere regionale di Fli ed ex senatore Euprepio Curto chiama però all'intervento la giunta regionale, sottolineando che in casi analoghi mai le società aeroportuali hanno rescisso i contratti con gli istituti coinvolti, ma soprattutto sostiene come Securcenter non sia affatto la soluzione migliore.

"Con precedente atto ispettivo l’interrogante domandava quali iniziative immediate e urgenti la Regione Puglia intendesse assumere  relativamente alla decisione di Aeroporti di Puglia di procedere alla risoluzione o decadenza del contratto con l’Istituto di vigilanza Ivri SpA, affidataria  del  “servizio  di controllo e sicurezza dei passeggeri e dei bagagli a mano e da stiva, in partenza e transito presso l’aeroporto di Brindisi”, a seguito della operazione effettuata dalla Squadra di Polizia Giudiziaria, operante presso l’Ufficio di Polizia di Frontiera  dello scalo marittimo ed aereo di Brindisi, che aveva portato all’arresto di 8 guardie particolari giurate  dipendenti dalla stessa Ivri, in quanto responsabili di peculato commesso su bagagli da stiva, durante l’esercizio delle proprie funzioni presso il locale aeroporto", scrive Curto.

"Nella citata interrogazione, pur rimarcando l’assoluta gravità del fatto, si rilevava - prosegue Curto - l’anomalia ascrivibile ad Aeroporti di Puglia per ciò che riguardava l’attivazione delle procedure di risoluzione o decadenza (peraltro estese anche al contratto relativo a simili servizi da svolgersi presso lo scalo  aeroportuale di Bari)  in quanto in altri casi simili  e assimilabili avvenuti  presso gli aeroporti di Roma Fiumicino e di Milano Malpensa (per non richiamare addirittura ulteriori e simili  fatti gravi avvenuti all’interno di Poste SpA) giammai  Sea o AdR  hanno proceduto alla risoluzione dei rapporti con gli istituti di vigilanza titolari dei servizi".

E veniamo al capitolo Securcenter: "Di conseguenza, Aeroporti di Puglia,  nel comunicare ad  Ivri la propria decisione, contestualmente allertava la società di vigilanza Sicurcenter  ad assumere la titolarità del contratto, in quanto  classificatasi al secondo posto, immediatamente dopo l’Ivri, nella gara d’appalto esperita presso AdP in data 16 agosto 2012". Perchè, secondo l'ex senatore di An e ora consigliere regionale di Fli, Securcenter non offrirebbe sufficienti garanzie?

"Alcuni organi d’informazione (Gazzetta del Sud – Reggio Calabria ), in un articolo pubblicato in data 17 giugno 2012, riportavano  la notizia secondo la quale la Uil aveva lanciato l’allarme sulle inadempienze della Sicurcenter riguardo al mancato  pagamento (trattavasi di alcune mensilità)  degli stipendi di ben trentadue dipendenti operanti all’interno dell’aeroporto di Reggio Calabria", spiega Curto.

Inoltre, "per giovedì 8 novembre prossimo sarebbe  stato proclamato uno sciopero di 4 ore da parte delle guardie  particolari giurate  aderenti a Uiltucs, Filcams Cgil e Fisascat Cisl addette alla sicurezza aeroportuale negli scali di Trapani- Birgi e di Pantelleria a causa del mancato rispetto di molteplici accordi sindacali sottoscritti con la società di vigilanza Ksm SpA. La società Ksm SpA - dice anora Curto - sarebbe di proprietà della famiglia Basile, la stessa  proprietaria di Sicurcenter;  a tutto ciò va aggiunto che la Sicurcenter   è titolare di servizi aeroportuali a Grottaglie, dove opererebbe, irritualmente,  con personale proveniente dalla sede centrale (Palermo, e, comunque, Sicilia) nonostante abbia acquisito la titolarità dei relativi servizi da ben oltre dieci mesi".

"Sarebbe sufficiente questo dato, fatte salve tutte le altre questioni esposte in questa e nella precedente interrogazione, per dimostrare - sostiene il consigliere regionale di Fli -  le insormontabili  difficoltà organizzative e gestionali  emergenti dall’attività della Sicurcenter; se tutto ciò avviene in una microstruttura, quale sicuramente è al momento  quella  dello scalo di Grottaglie,  deduzione logica  vorrebbe  che molti dubbi e perplessità possano sorgere nel valutare la  effettiva  professionalità e capacità di Sicurcenter a gestire una realtà molto più complessa e grande quale  sarebbe quella relativa all’Aeroporto di Brindisi; di conseguenza, in tal caso s’incorrerebbe in un rischio di gravissime dimensioni: la paralisi dello scalo aeroportuale  brindisino".

Curto perciò, nella conclusione della lettera alla giunta regionale puglise, chiamata all'intervento su Aeroporti di Puglia, "chiede quali iniziative immediate ed urgenti il governo regionale intenda assumere nei confronti della sua partecipata ( al 99.41%) Aeroporti di  Puglia affinché  dalla delicata vicenda derivino fatti tali da penalizzare irrimediabilmente  il sistema aeroportuale pugliese, esponendo altresì la Società partecipata    (e, di conseguenza, la Regione Puglia)  a contenziosi  tali da compromettere la loro stabilità finanziaria".

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