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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Mesagne

Usura e costose campagne elettorali: tutti a giudizio, anche la vittima

Fu battezzata Fenus Unciarum, una inchiesta per usura condotta dalla Dia di Lecce, in alcuni casi aggravata dal metodo mafioso, che sfociò il 18 settembre 2014 in un blitz con 16 provvedimenti restrittivi richiesti dalla Dda di Lecce ed emessi dal gip Annalisa De Benedictis

MESAGNE – Fu battezzata Fenus Unciarum, una inchiesta per usura condotta dalla Dia di Lecce, in alcuni casi aggravata dal metodo mafioso, che sfociò il 18 settembre 2014 in un blitz con 16 provvedimenti restrittivi richiesti dalla Dda di Lecce ed emessi dal gip Annalisa De Benedictis. Gli arrestati avrebbero concorso nel fornire prestiti a strozzo a un ex consigliere regionale di Forza Italia, Danilo Crastolla, di Mesagne, che tanto nel 2005, quanto nel 2010 aveva puntato invano alla rielezione spendendo per la campagna elettorale in tutto 430 mila euro. Oggi in 21 sono stati rinviati a giudizio dal gup Simona Panzera, incluso lo stesso Crastolla, che nel procedimento sarà insieme imputato di fasle fatturazioni e parte civile, e altri due saranno processati con rito abbreviato.

L’esposizione debitoria di Castolla con i presunti usurai si aggravò particolarmente nel 2010, quando, ricandidatosi senza successo alle consultazioni regionali, aveva assunto impegni di spesa, per la campagna elettorale per ulteriori 150 mila euro con i tassi di interesse usurari che andavano dal 600 per cento su base annua al 1000 per cento su base annua. I reati contestati, a vario titolo, sono associazione di stampo mafioso, usura, estorsione e riciclaggio (questi ultimi reati aggravati dalle modalità mafiose). Scu: sedici arresti a Mesagne, anche ex consigliere comunale
Il politico, infatti, non riuscendo a ripianare la sua esposizione debitoria con gli istituti di credito, nel 2009 aveva fatto ricorso all’intermediazione di uno degli arrestati che, a sua volta, l’aveva messo in contatto con dei personaggi di Mesagne, alcuni legati anche alla Scu al fine di ottenere dei prestiti a tassi usurari.

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Due degli imputati, come già detto, affronteranno il rito abbreviato: si tratta di Luca Patricelli e Alessandro Molfetta. Il gup ha rigettato tutte le altre istanze di rito abbreviato condizionato avanzate da vari imputati, e una proposta di patteggiamento dello stesso Patricelli. Parere negativo all’abbreviato condizionato anche da parte del pm Alessio Coccioli, che aveva diretto le indagini. La data del processo con rito ordinario è quella del 23 ottobre prossimo a Brindisi, mentre i due riti abbreviati avranno luogo l’11 novembre.

Le persone destinatarie delle ordinanze di custodia cautelare del settembre scorso furono Roberto Antoniolli; Angelo Bellanova; Sandro Bruno; Francesco Campana; Luigi Oreste Devicienti; Francesco Lavino; Alessandro Molfetta; Carmine Palermo; Pierpaolo Palermo; Luca Patricelli; Francesco Poci; Luigi Poci; Vincenzo Primiceri; Pietro Soleti; T.T., Antonio Occhineri. Una parte di essi è poi tornata in libertà nei mesi successivi.

A giudizio: Roberto Antoniolli, 35 anni, di Manduria; Angelo Bellanova, 37 anni, di Mesagne; Sandro Bruno, 36 anni, di Mesagne; Oreste Luigi Secondo Devicienti, 39 anni, di Mesagne, imprenditore; Francesco Lavino, 48 anni, di Mesagne; Roberto Mazzuti, 38 anni, di Oria; Antonio Occhineri, 50 anni, di San Donaci; Pierpaolo Palermo, 39 anni, di Mesagne; Francesco Luigi Poci, 51 anni, di Mesagne; Vincenzo Primiceri, 57 anni, di Mesagne; Pietro Soleti, 49 anni, di San Donaci; T.T.; i fratelli Carmine e Pierpaolo Palermo; Francesco Campana, 41 anni, di Mesagne; Danilo Crastolla, di Mesagne, Rossella Antoniolli, 38 anni, di Brindisi; Giuseppe Diviggiano, 60 anni, di Torre Santa Susanna; Domenico Fioravante, di Fasano, 40 Antonio Maizza, di Mesagne, 44 anni; Giovanni Pozzessere, 50 anni di Brindisi, Pierpaolo Poci, 31 anni, di Mesagne.
 

Il gup ha ammesso la costituzione di parte civile di Crastolla, difeso da Felice Grassi, ma non quella della moglie, che non aveva ricevuto l’avviso di parte lesa da parte del pm Alessio Coccioli. Tra i difensori, Carmelo Molfetta, Giancarlo Camassa, Cosimo Lodeserto, Luca Mangia, Giulio Bellanova, Gianfrancesco Castrignanò, Marcello Marasco, Gerardo Giorgione, Massimo Manfreda, Ladislao Massari, Rosanna Saracino.

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