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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Canile: degrado e certificati sospetti, il Comune rescinde con la "Brunda"

Sarà rescisso il contratto che il Comune di Brindisi, il 25 novembre 2013, aveva stipulato con l'associazione "Brunda-Terraviva" per la gestione del rifugio-canile in contrada Santa Lucia. Causa dell'avvio delle pratiche per terminare il contratto di gestione le diverse inadempienze contestate alla Brunda Srl.

BRINDISI - Sarà rescisso il contratto che il Comune di Brindisi, il 25 novembre 2013, aveva stipulato con l’associazione “Brunda-Terraviva” per la gestione del rifugio-canile in contrada Santa Lucia. Causa dell’avvio delle pratiche per terminare il contratto di gestione le diverse inadempienze contestate alla Brunda Srl.

La società, infatti, come emerge da un cominicato stampa diramato stamani dal Comune, non avrebbe provveduto al servizio previsto dal capitolato, in particolar modo si contesta la mancata manutenzione del depuratore, non funzionante, che ha permesso la contaminazione delle acque destinate al lavaggio dei box ed il conseguente rischio di propagare malattie tra i circa 600 cani ospitati nel canile municipale.

Dalla nota stampa del Comune si evince inoltre che il sindaco Mimmo Consales, lo scorso 31 dicembre, aveva “chiesto al laboratorio dal quale pervenivano le analisi prodotte dalla società "Brunda" la conferma sulla paternità delle stesse.” 

“Il laboratorio ha risposto – si legge nella nota di Palazzo di città - che erano 'reali' solo due dei citati rapporti mensili e quindi disconoscendo la paternità de restanti rapporti. Da qui le contestazioni che immediatamente l'amministrazione comunale ha mosso nei confronti dell'affidataria, anche a seguito di numerosi riscontri da cui emerge che il canile versa in una situazione di evidente degrado”. 

“A tali contestazioni  - si legge ancora nel comunicato del Comune - il gestore non ha fatto seguire interventi concreti e quindi ricorrono tutti i presupposti per procedere con la risoluzione del rapporto contrattuale per grave inadempimento e malafede (il riferimento è alle analisi che, di fatto, non sono state effettuate visto che il laboratorio incaricato ha disconosciuto la paternità della documentazione fornita)”. 

Ancora problemi quindi per il canile che, dal giorno della sua inaugurazione, ha evidenziato diverse criticità: dalla struttura che sarebbe in parte “abusiva”, alla gestione igienico-sanitaria che il servizio veterinario della Asl ha da tempo cercato di denunciare.

Oltre al chiaro problema igienico si aggiunge il danno economico che l’Amministrazione subisce. E' di circa 12 mila euro, infatti, la somma che il Comune dovrà sborsare per l’utilizzo di una auto-spurgo, che adempierà al mancato funzionamento del depuratore. Una nuova gara per l’affidamento della gestione del canile è prevista per l’agosto del 2016. Unica nota positiva è la salute dei cani che, fino ad oggi, non presentano particolari problemi.

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