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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Carovigno

Carcassa di testuggine spiaggiata a S.Sabina. "Nel 2014 una strage"

La carcassa decomposta di un esemplare di tartaruga Caretta caretta è stato rinvenuto spiaggiato stamani a Santa Sabina, borgata costiera di Carovigno. La tartaruga era stata portata a riva dalla mareggiata in corso

SANTA SABINA (Carovigno) - La carcassa decomposta di un esemplare di tartaruga Caretta caretta è stato rinvenuto spiaggiato stamani a Santa Sabina, borgata costiera di Carovigno. La tartaruga era stata portata a riva dalla mareggiata in corso, assieme ad altri detriti ed alghe. Il decesso dell'esemplare risale a qualche tempo fa, considerando lo stato dei resti.

Nel 2014, secondo il Centro di recupero delle tartarughe marine di Molfetta, che si occupa dei recuperi e degli interventi nel tratto di costa compreso tra Zapponetta (Foggia)  e Monopoli (Bari), sono oltre di 100 esemplari di tartarughe marine trovate morte sul litorale di competenza, ai quali va aggiunta la carcassa di un'altra tartaruga rivenuta nei giorni scorsi sulla spiaggia di 'Pane e pomodoro' a Bari. Il dato viene definito 'catastrofico' dal responsabile della stessa struttura, Pasquale Salvemini, del Wwf.

Testuggine santa sabina 3-2I decessi, si sostiene in una nota del Centro di recupero, sono "certamente avvenuti per mano dell'uomo, come testimoniano le lesioni macroscopiche alle carcasse". Sotto accusa è l'utilizzo delle reti a strascico per la pesca, ma diverse tartarughe recuperate hanno ingerito anche ami e lenze. "Gli esemplari ormai privi di vita restano in mare anche per diversi mesi - si aggiunge nella nota - e vengono riportati a riva dalle mareggiate ormai in avanzato stato di decomposizione", come nel caso, dunque, della tartaruga giunta a riva a Santa Sabina.

"Su di essi, quindi, non e' possibile effettuare le necroscopie che svelerebbero altre eventuali cause del decesso". Nonostante tutto questo, conclude la nota, e' aumentato il numero dei pescatori che si stanno impegnando nella tutela di questi animali, e che fanno riferimento al Centro di recupero di Molfetta nel momento in cui trovano tartarughe marine in difficoltà". A questa statistica, va aggiunta anche quella dei rinvenimenti lungo le coste salentine adriatiche e ioniche, al momento non nota.



 

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