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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Carovigno

Comune di Carovigno, dopo lo scioglimento nominata la commissione straordinaria

Un mese fa la deliberazione per infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Il sindaco Lanzillotti si era dimesso a fine dicembre 2020

CAROVIGNO - Dopo lo scioglimento per mafia del Comune di Carovigno il Municipio è affidato a una commissione, con decreto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La gestione è affidata, per la durata di 18 mesi alla commissione straordinaria composta da: Maria Rosaria Maiorino (prefetto a riposo); Maria Antonietta Oliveri (viceprefetto); Michele Albertini (dirigente di seconda fascia). Nel decreto del presidente della Repubblica si legge: "All'esito di approfonditi accertamenti sono emerse forme di ingerenza della criminalità organizzata che hanno esposto l'Amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l'imparzialità dell'attività comunale".

E ancora, nel decreto si parla di "grave pregiudizio per gli interessi della collettività" e "della perdità di credibilità dell'istituzione locale". L'11 marzo scorso il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, aveva deliberato lo scioglimento, per accertate ingerenze da parte della criminalità organizzata, del Consiglio comunale di Carovigno, già sciolto in via amministrativa il 12 gennaio 2021 a causa delle dimissioni contestuali della metà più uno dei consiglieri comunali.

Il sindaco Massimo Lanzillotti si era dimesso dalla carica di primo cittadino a fine dicembre 2020. Era stato eletto nel giugno 2018. Il 22 giugno 2020 invece il Viminale aveva confermato l'invio di una commissione d'indagine nel comune di Carovigno che aveva lo scopo di verificare, tramite un accesso ispettivo antimafia, l'eventuale presenza di collegamenti tra l'amministrazione locale e la criminalità organizzata e i conseguenti condizionamenti sull'attività amministrativa, secondo quanto previsto dall’articolo 143 del decreto legislativo n.267/2000.

La deputata brindisina Anna Macina (M5S) aveva presentato un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno per valutare l'invio della commissione, alla luce della presunta compravendita di voti alle elezioni del 2018 e agli interessi della criminalità nella gestione del parcheggio comunale di Torre Guaceto, così come era emerso dall'indagine della Direzione distrettuale antimafia di Lecce e dei carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Brindisi, sfociata nell’operazione dell’8 giugno scorso.

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