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Cronaca Carovigno

Interdittiva antimafia nei confronti di un chiosco bar, provvedimento sospeso

La disposizione del Tribunale amministrativo regionale di Lecce. La misura interdittiva aveva raggiunto una ditta individuale che operava a Specchiolla

CAROVIGNO - La Prefettura aveva adottato una misura interdittiva antimafia nei confronti di una ditta individuale che gestisce un chiosco bar a Specchiolla, Carovigno. Adesso arriva la sospensione della misura interdittiva. L'adozione della misura disposta dalla prefettura è seguita alla richiesta della questura di Brindisi. La conseguenza è stata la revoca delle licenze da parte del Comune di Carovigno. Contro tali provvedimenti sono stati interposti sia ricorso al Tribunale Amministrativo di Lecce sia dinnanzi al Tribunale di Lecce, ai sensi del decreto legislativo 159/2011 (il codice antimafia).

Le motivazioni a sostegno delle due opposizioni risiedevano, tra le tante altre, nella mancanza di attualità del pericolo di permeabilità a infiltrazioni di criminalità organizzata, per essere i precedenti di un familiare o risalenti nel tempo o addirittura non significativi e per essersi lo stesso familiare completamente riabilitato con cessazione della propria pericolosità sociale.

Entrambi i procedimenti sono stati discussi nei giorni scorsi dagli avvocati Mario Guagliani e Pietro Quinto, difensori dell’imprenditore e nella serata di ieri, 23 dicembre il Tar Lecce ha disposto con ordinanza: “Accoglie la domanda cautelare proposta da parte ricorrente e, per l’effetto, sospende l’efficacia dei provvedimenti impugnati”. Pertanto la misura interdittiva antimafia disposta dalla prefettura di Brindisi su richiesta della locale questura, unitamente ai provvedimenti di revoca delle licenze del Comune, sono stati sospesi e sono, allo stato, inefficaci così come è inefficace qualunque conseguenza della misura citata.

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