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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Via del Mare, Padula firma per la rimozione ma è anche collaudatore

Michelangelo Greco componente del comitato portuale: "Conflitto di interesse". Lettera alla Finanza: l'ingegnere è dirigente del settore Urbanistica del Comune nonché professionista incaricato dall'Authority per la recinzione che va demolita stando all'ordinanza che lui stesso ha firmato

BRINDISI – Nel muro contro muro tra Comune di Brindisi e Autorità portuale per la recinzione di via del Mare, spunta un presunto caso di conflitto di interesse perché il dirigente del settore Urbanistica dell’Amministrazione cittadina che oggi ha firmato l’ordinanza di rimozione è allo stesso tempo collaudatore delle opere di security per conto dell’altro Ente.

Il duplice incarico è rivestito da Gaetano Padula, ingegnere (attuale direttore tecnico della società Energeko del Comune) e la situazione di possibile conflitto era stata evidenziata già qualche settimana addietro da Michelangelo Greco, in qualità di componente del Comitato portuale, con una lettera indirizzata non sono ai due Enti contendenti, ma anche alla Finanza e alla Capitaneria di porto,  e ancora al responsabile della trasparenza di Palazzo di città, il notaio Michele Errico, e al segretario generale. La missiva è del 30 novembre.

Ad oggi non risultano esserci state risposte. E il caso è diventato ancor più complesso visto che proprio questa mattina Padula ha firmato il provvedimento con il quale l’Amministrazione cittadina ha ordinato all’Authority di rimuovere le opere che il Comune ritiene non autorizzate e per questo abusive e dunque oggetto di demolizione per il ripristino dello stato dei luoghi.

Padula è stato nominato dalla sindaca Angela Carluccio alla guida della ripartizione Urbanistica, in sostituzione dell’architetto Fabio Lacinio. Prima ancora, nel periodo della gestione commissariale di Cesare Castelli, il 29 febbraio 2016 l’ingegnere ha ottenuto il nulla osta del Comune per ricoprire l’incarico di collaudatore delle infrastrutture di security per conto dell’Autorità portuale del 16 dicembre 2015, accettata il 21 successivo.

Le date sono riportate nella lettera di Greco, assieme a quella che si riferisce al “parziale collaudo delle opere fatte da Padula il 29 luglio 2016 dalle 9,30 alle 13, orario di lavoro che doveva essere prestato presso l’Amministrazione comunale”.

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