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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Caso raro nel Parco delle Dune: lo svernamento di piviere tortolino

OSTUNI - E' dai primi giorni di gennaio che il Parco delle Dune costiere ospita due individui di piviere tortolino, un evento particolarmente interessante sia per la rarità con cui la specie frequenta il territorio nazionale che per essere uno dei pochissimi casi di svernamento accertato in Italia. Inizialmente, i soggetti rinvenuti nel parco erano tre, anzi, con molta probabilità, quattro. Uno di essi è stato aggredito probabilmente da una volpe, lasciandone traccia solo attraverso una spiumata. Un secondo volatile, invece, è stato vittima di una collisione con la linea elettrica che ne ha causato la morte. La scoperta è stata fatta dal naturalista Gianpasquale Chiatante, attivista del Wwf di Martina Franca, durante una passeggiata di birdwatching nei pascoli retrostanti le dune fossili.

OSTUNI - E' dai primi giorni di gennaio che il Parco delle Dune costiere ospita due individui di piviere tortolino, un evento particolarmente interessante sia per la rarità con cui la specie frequenta il territorio nazionale che per essere uno dei pochissimi casi di svernamento accertato in Italia. Inizialmente, i soggetti rinvenuti nel parco erano tre, anzi, con molta probabilità, quattro. Uno di essi è stato aggredito probabilmente da una volpe, lasciandone traccia solo attraverso una spiumata.

Un secondo volatile, invece, è stato vittima di una collisione con la linea elettrica che ne ha causato la morte. La scoperta è stata fatta dal naturalista Gianpasquale Chiatante, attivista del Wwf di Martina Franca, durante una passeggiata di birdwatching nei pascoli retrostanti le dune fossili.

Il piviere tortolino è un uccello di medie dimensioni che a differenza degli altri pivieri non è strettamente legato alle zone umide bensì frequenta ambienti molto aperti caratterizzati da roccia affiorante frammisti a superfici con vegetazione erbacea bassa. La specie nidifica nella tundra artica e in Europa centro meridionale al di sopra del limite della vegetazione arborea delle catene montuose dei Pirenei, delle Alpi, degli Appennini, dei Carpazi e del Caucaso. E' migratrice e trascorre l'inverno in Africa settentrionale e in Medio Oriente.

La biologia del piviere tortolino è molto particolare in quanto non è la femmina a covare le uova ma il maschio. Questo è il motivo che sta alla base del fatto che è la femmina ad avere un piumaggio vistoso e colorato rispetto al maschio che, per strategie riproduttive, assume, invece, una livrea mimetica. Insomma una vera e propria inversione di ruoli. Inoltre, spesso la femmina si accoppia con più maschi ognuno dei quali accudirà le uova fino all'involo dei pulcini.

In Italia il piviere tortolino si rinviene come nidificante molto raro lungo il settore occidentale della catena alpina e sulla Maiella oltre i 2000 metri di quota. Lungo lo stivale è osservabile più frequentemente in migrazione tra agosto e ottobre quando, anche in piccoli gruppi, sosta nelle radure pietrose e con bassa vegetazione delle sommità montane o raramente in coltivi di pianura, pascoli, litorali marini e margini di ambienti acquatici.

In Puglia la specie si rinviene in periodo migratorio con una certa regolarità su Monte Calvo, la quota più elevata del Gargano. Casi di svernamento di piviere tortolino in Italia sono molto rari e perdipiù non riconducibili a svernamenti effettivi in quanto i soggetti non sono stati osservati in pieno inverno e quindi in probabile migrazione autunnale tardiva o primaverile precoce.

La situazione sarà costantemente monitorata nel corso dell'inverno. Il caso dimostra l'importanza dei pascoli nel territorio del parco e di quanto le attività agricole siano fondamentali per la conservazione di tipologie ambientali sempre più minacciate dall'abbandono delle tecniche tradizionali di allevamento e dalla cementificazione.

La circostanza, inoltre, conferma l'interessante posizione del parco lungo le rotte migratorie di numerose specie di uccelli. A tal proposito il Parco informa che la prossima primavera ospiterà un corso per il riconoscimento dell'avifauna grazie alla collaborazione delle associazioni Wwf Martina Franca e Terre di Basilio.

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