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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ceglie Messapica

Accusato di abusi sulla figlia, padre nega ogni addebito davanti al gip

Il 43enne di Ceglie Messapica deve rispondere di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. Al momento non è stata richiesta la revoca della misura degli arresti domiciliari

CEGLIE MESSAPICA - Si è tenuto ieri (venerdì 4 novembre 2022) dinanzi al gip del Tribunale di Brindisi, l’interrogatorio di garanzia del 43enne di Ceglie Messapica accusato di presunte violenze sessuali perpetrate a danno della figlia sin da quando era dodicenne (oggi ha 18 anni), alla presenza dei suoi legali, uno dei quali, però, ha rinunciato al mandato. L’indagato, secondo le prime sommarie informazioni, avrebbe scelto di non avvalersi della facoltà di non rispondere e, durante l’interrogatorio, avrebbe fornito la propria versione dei fatti, negando ogni addebito sulle accuse di violenza sessuale. 

Al momento l'uomo rimane agli arresti domiciliari e non è stata avanzata richiesta da parte del legale di revoca di tale misura. Il 43enne è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Ceglie Messapica nel tardo pomeriggio di mercoledì 2 novembre in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Brindisi, Vittorio Testi, nell’ambito delle indagini avviate dopo la denuncia della moglie, anch'ella vittima di violenza, che ha avuto il coraggio di rivolgersi ad un centro antiviolenza del Brindisino. La donna, insieme ai figli, da mercoledì, si trova in un luogo protetto.

La consigliera Vitale: "Una collettività che continua a girarsi dall’altra parte"

"Il 25 ottobre, durante un dibattito sulla cultura della violenza, ho sottolineato che di violenza non se ne parla mai abbastanza e che il nostro ruolo è quello di invertire il senso di marcia, perché può capitare a chiunque di essere vittime di violenze. Pensate a queste donne che subiscono violenze per anni, che assistono alla violenza del proprio compagno sulle figlie. Credete davvero che non vi sia una emergenza da affrontare? Come consigliere comunale di questo Comune mi piacerebbe che tutte queste questioni fossero affrontare in un consiglio comunale convocato appositamente per discutere, per fare il punto della situazione con i servizi sociali e magari con i dirigenti scolastici. Non posso credere che queste situazioni siano episodi isolati, né possiamo pensare che tutto passi nel silenzio e nella indifferenza. Il cittadino da solo non può fare molto, ma nella collettività trova coraggio e sostegno. Mi auguro che il nostro caro sindaco intervenga al più presto su questi episodi, anche perché sono in capo a lui le deleghe ai servizi sociali. Come dice un proverbio, per me: la speranza è l’ultima a morire". E' quanto dichiarato dalla consigliere comunale della lista "Radici d'Impegno", Isabella Vitale, al margine della notizia dell'arresto del 43enne accusato di violenza sessuale. 

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