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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Medico sotto processo per troppe visite: il Tribunale lo assolve da truffa e peculato

Era finito a processo nel 2012 per abuso d'ufficio, truffa e peculato per una serie di condotte contestatagli in qualità di medico responsabile dell'unità operativa di lungodegenza dell'ospedale di Ceglie Messapica: è stato oggi assolto, con la formula 'perché il fatto non sussiste'

CEGLIE MESSAPICA - Era finito a processo nel 2012 per abuso d’ufficio, truffa e peculato per una serie di condotte contestatagli in qualità di medico responsabile dell’unità operativa di lungodegenza dell’ospedale di Ceglie Messapica: è stato oggi assolto, con la formula 'perché il fatto non sussiste' dal Tribunale di Brindisi (Chiarelli, Cacucci, Nestore). Si tratta di un medico, Domenico Santoro, difeso dall’avvocato Massimo Manfreda, per cui il pm aveva chiesto la condanna a due anni e sei mesi.

Erano quattro i capi di imputazione formulati a suo carico. Il peculato per aver utilizzato un ecografo per svolgere attività di libero professionista, in regime di intramoenia, per visite anche all’interno dell’ospedale. Poi la truffa per aver esercitato la libera professione in ospedale, al di là delle autorizzazioni, un raggiro secondo l’accusa da un migliaio di euro, e per aver percepito compensi direttamente in ospedale.

La difesa ha dimostrato che quello di Santoro in realtà era eccesso di zelo: una disponibilità data ai pazienti anche al di fuori delle liste d’attesa specie in ragione di una necessità inderogabile, in fedeltà ai principi che ispirano la professione di medico, a prescindere dalle tipologie di contratti di lavoro, pubblici o privati, cui gli stessi sanitari dovrebbero essere vincolati.

Numerosi i testimoni ascoltati durante il dibattimento, oggi la conclusione con una richiesta di condanna e una sentenza di assoluzione con formula piena. La Asl di Brindisi si era costituita parte civile.

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