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Cronaca Latiano

Celebrati i funerali dell'agricoltore

LATIANO – La vita e la morte. La luce e il buio. La sofferenza e la felicità. Il cammino terreno è pieno di tutto ciò. Don Angelo Altavilla, parroco della chiesa madre di Latiano, durante il rito religioso per l’ultimo saluto ad Antonio Caliolo, l’agricoltore che ieri ha perso la vita in sella ad una moto, si è rivolto alla famiglia della vittima in questi termini. “Non pensate al futuro, ma ricordate con immensa gioia il passato”. Il feretro di Antonio Caliolo ha fatto ritorno nella sua casa questa mattina intorno alle ore 11, accompagnato dalla moglie Maria e i tre figli, Giovanni, Alessandro e la piccola Maristella di 11 anni. Alle 15.30 i funerali, tante le persone e soprattutto giovani che hanno porgere l’ultimo saluto.

LATIANOLa vita e la morte. La luce e il buio. La sofferenza e la felicità. Il cammino terreno è pieno di tutto ciò. Don Angelo Altavilla, parroco della chiesa madre di Latiano, durante il rito religioso per l’ultimo saluto ad Antonio Caliolo, l’agricoltore che ieri ha perso la vita in sella ad una moto, si è rivolto alla famiglia della vittima in questi termini. “Non pensate al futuro, ma ricordate con immensa gioia il passato”. Il feretro di Antonio Caliolo ha fatto ritorno nella sua casa questa mattina intorno alle ore 11, accompagnato dalla moglie Maria e i tre figli, Giovanni, Alessandro e la piccola Maristella  di 11 anni. Alle 15.30 i funerali, tante le persone e soprattutto giovani che hanno voluto porgere l’ultimo saluto.

Dignitoso il dolore per la perdita improvvisa del 47enne, che giovedì 15 dicembre intorno alle ore 16.30, in via Berlinguer, a Latiano, ha perso il controllo dello scooter Piaggio Beverly su cui viaggiava, sbandando più volte, per poi terminare la corsa strisciando sull’asfalto, e sbattendo violentemente il capo a terra, non essendo protetto dal casco, così come accertato dai carabinieri intervenuti sul posto e dal testimone Maurizio Leandri, l’autista che era alla guida del camion che viaggiava in senso opposto.

Antonio Caliolo ha lottato con tutte le sue forze, all’arrivo dei sanitari del 118 di Latiano sul luogo dell’incidente, l’uomo respirava ancora ma perdeva vistosamente sangue dal volto e da altre lesioni al cranio. D’urgenza, con codice rosso, Antonio Caliolo è stato trasportato presso il nosocomio di Brindisi. Già sull’ambulanza, il medico, insieme al resto dell’equipe, ha cercato in tutti modi di tamponare l’emorragia . All’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale Perrino, i medici si sono concentrati sul 47enne cercando, purtroppo senza risultati, di strappare l’uomo alla morte. Antonio è morto pochi istanti dopo, intorno le 17.15 su un lettino operatorio.

Forse la pioggia che era caduta poco prima su Latiano, avendo reso viscido l’asfalto, ha fatto perdere il controllo della moto ad Antonio Caliolo. E forse se l’agricoltore avesse indossato il casco di protezione, non sarebbe andata così. Antonio Caliolo era un imprenditore agricolo da sempre, un uomo molto conosciuto e stimato nella città di Latiano, per la sua bontà e simpatia. Lavorava con la raccolta delle olive e da pochi mesi aveva aperto una piccola azienda in contrada Smargiasso, sempre a Latiano, con i grandi sacrifici fatti negli anni. Antonio Caliolo, lascia la moglie Maria Conte e i tre figli, due maschi e una femmina, Giovanni – il primogenito  di 24 anni – Alessandro due anni più piccolo e l’ultima, la più amata da tutti, Maristella di soli 11 anni.

Oggi, proprio lei, era stretta nelle braccia dei due “fratelloni” che ora saranno i pilastri di casa Caliolo. “…come le vesti stretti in vita e le lampade accese” dal Vangelo di Luca, così don Angelo Altavilla ha voluto consolare i cari del 47enne afflitti dal dolore della morte improvvisa di Antonio, “come nel dolore, nella disperazione e nel buio che a volte risiede nelle vite di questo cammino terreno, così bisogna sempre sperare in una luce nuova”. Sperare in una forza più grande per affrontare il futuro e ricordare con amore e sorriso chi è volato via.

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