Migliaia di file pedopornografici: elettricista condannato a due anni
Un computer pieno zeppo di immagini e filmati pedopornografici. Un quantitativo "enorme" che ha fatto scattare l'inchiesta da cui nel 2013 è nato un processo che si è definito in primo grado con una condanna a 2 anni di reclusione per un 49enne di Cellino San Marco.
CELLINO SAN MARCO - Un computer pieno zeppo di immagini e filmati pedopornografici. Un quantitativo “enorme” che ha fatto scattare l’inchiesta da cui nel 2013 è nato un processo che si è definito in primo grado con una condanna a 2 anni di reclusione (pena sospesa) per un 49enne di Cellino San Marco, un elettricista che è stato ritenuto responsabile di pornografia virtuale.
Il Tribunale di Brindisi, in composizione monocratica, ha accolto in toto le richieste del pm della Dda di Lecce, Antonio Negre che aveva chiesto la condanna a due anni di reclusione. Il legale del 49enne, Francesco Cascione, aveva invece invocato l’assoluzione con formula piena. Farà appello una volta depositate le motivazioni della sentenza. Il processo è iniziato nel 2013. I fatti contestati risalgono a un periodo compreso tra il 2001 e il 2011. Una “collezione” di video e fotografie che ritraevano anche ragazzini minori di 18 anni.
Il materiale fu trovato e sequestrato nel 2011 proprio all’interno delle memorie esterne e dell’hard disk interno di un personal computer. Un Acer che fu passato al setaccio dagli investigatori. Il contenuto fu sottoposto a sequestro. Si trattava di migliaia di file dal contenuto hard, ma con l’impiego di soggetti non adulti. All’uomo di Cellino San Marco è stato contestato il reato di “pornografia virtuale”, che si contesta nel caso in cui le immagini siano realizzate con tecniche di elaborazione grafica non associate in tutto o in parte a situazioni reali, la cui qualità di rappresentazione le fa apparire però come vere.
