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Cronaca

"Diffamò l'ex ministro Cancellieri" in un incontro a Cellino. A processo Vittorio Sgarbi

Parole in libertà sul ministro, anche parole pesanti, stando a quel che è riportato nella denuncia e quindi nel decreto di citazione a giudizio: oggi dinanzi al giudice di pace di San Pietro Vernotico si è celebrata la prima udienza di un processo a carico di Vittorio Sgarbi.

CELLINO SAN MARCO - Parole in libertà sul ministro, anche parole pesanti, stando a quel che è riportato nella denuncia e quindi nel decreto di citazione a giudizio: oggi dinanzi al giudice di pace di San Pietro Vernotico si è celebrata la prima udienza di un processo a carico di Vittorio Sgarbi, denunciato dall’ex ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, per diffamazione. Tra i testimoni è citato anche Al Bano, oltre che l’ex sindaco di Cellino Francesco Cascione.

I fatti risalgono al 2 agosto del 2013 quando a Cellino San Marco si tenne una manifestazione dal titolo “Turismo rurale: opportunità di sviluppo sostenibile per il territorio”.

A quanto ricostruito, dinanzi a una platea di 300 persone Sgarbi proferì la seguente frase ritenuta diffamatoria dalla persona interessata, per quanto il riferimento fosse implicito: “Lo Stato si serve di queste figure, i prefetti poi ci fanno carriera, guadagnando 12mila euro al mese, come è successo a un noto prefetto che poi sciogliendo i comuni per mafia ha fatto carriera e ora è ministro”. Non solo questo, anche riferimenti più pesanti che sono stati testualmente citati ma che non è il caso di ripetere in un articolo di stampa.

Il ministro formulò querela, la procura poi ha disposto la citazione diretta a giudizio e il processo è iniziato oggi.

La difesa di Sgarbi sostenuta dall’avvocato Giampaolo Cicconi del foro di Macerata e Anna Cavaliere del foro di Brindisi, ha chiesto di poter chiudere la vicenda con l’applicazione della cosiddetta “condotta riparatoria” preceduta da una lettera di scuse e con la proposta di un risarcimento simbolico di 500 euro.

L’ex ministro dovrà però decidere se accettare o meno le scuse e così come previsto dalle procedure dovrà presentarsi a Brindisi il 23 giugno (nel frattempo i giudici di pace saranno stati accorpati e quindi l’appuntamento è nella città capoluogo) per far sapere al giudice se intende rimettere la querela oppure insistere nella prosecuzione del giudizio per giungere a sentenza.

Anna Maria CancellieriL’incontro pubblico in questione fece scalpore non solo per quanto detto da Sgarbi riguardo al ministro Cancellieri, ma anche per delle valutazioni strettamente territoriali su mafia e scioglimenti. Al Comune di Cellino San Marco, infatti s’era già insediata la commissione antimafia di accesso agli atti per valutare eventuali estremi di scioglimento del Comune per infiltrazioni, scioglimento poi effettivamente deciso dal ministero dell’Interno e ratificato dal premier, per poi essere disposto con decreto del presidente della Repubblica.

L’incontro era organizzato dall’assessorato comunale alle politiche sociali, turismo e politiche comunitarie oltre che dalla Pro Loco. Ospiti oltre a Sgarbi erano Mario Luzzato Fegiz, del Corsera, oltre a esponenti politici locali. Durante la serata fu presentato il libro di Sgarbi, “Nel nome del figlio”. 

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