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Cronaca Cellino San Marco

Xylella, il Tar del Lazio accoglie altri 14 ricorsi. Eradicazioni sospese fino a febbraio

Buone notizie per gli olivicoltori di Cellino San Marco, Torchiarolo e Oria che a ottobre scorso hanno presentato ricorso al Tar del Lazio per fermare l’eradicazione degli ulivi sani prevista dal piano Silletti Bis contro il propagarsi della Xylella Fastidiosa il batterio che provoca il disseccamento rapido degli ulivi

CELLINO SAN MARCO – Buone notizie per gli olivicoltori di Cellino San Marco, Torchiarolo e Oria che a ottobre scorso hanno presentato ricorso al Tar del Lazio per fermare l’eradicazione degli ulivi sani prevista dal piano Silletti Bis contro il propagarsi della Xylella Fastidiosa il batterio che provoca il disseccamento rapido degli ulivi. Il Tar del Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva (formulata dagli avvocati Aletrio Mariano e Mario Tagliaferro) fino al 24 febbraio prossimo quando sarà discusso il merito dei ricorsi formulati nella seconda trance. La prima prevede la sospensione fino al 16 dicembre prossimo. In 14 tra Cellino San Marco, Torchiarolo e Oria, hanno tirato, al momento un sospiro di sollievo. Almeno fino al 24 febbraio 2016 gli alberi colpiti dal piano Silletti bis non verranno toccati. La sospensiva riguarda solo la parte del piano che prevede l'abbattimento delle piante ospiti e che presentano sintomi indicativi della possibile infezione o sospettate di essere infette comprese nel raggio di 100 metri intorno alla pianta infetta. 

Intanto Giuseppe Silletti ha ribadito nel corso di un'audizione in Commissione alla Regione Puglia la necessità di attenersi a quanto stabilito dall'Ue per arginare la diffusione della malattia. "Siamo nella terza fase del Piano che prevede l'attuazione delle disposizioni normative emanate dall'Unione Europea e recepite dal Ministero: il che significa azioni di contenimento della malattia e abbattimenti delle piante infette nella provincia di Lecce e nella provincia di Brindisi. Oltre alla continua attività di monitoraggio ad opera degli agenti del corpo forestale dello Stato e dei nuovi tecnici assunti dall'Arif". Avanza in maniera sempre più rapida: la situazione è preoccupante con ventisei focolai nell'agro di Torchiarolo e uno nella zona di Brindisi". Senza dimenticare il rischio, non secondario, delle procedure di infrazione che l'Ue potrebbe attivare in caso di non osservanza delle disposizioni. E cioè il blocco totale di tutte le attività vivaistiche presenti sul territorio regionale, che rappresenterebbe un ulteriore danno per il tessuto produttivo pugliese.

Silletti ha sottolineato che le misure previste, tra cui il discusso abbattimento delle piante comprese nel raggio di 100 metri dalle piante infette, sono comunque "frutto della mediazione tra Unione europea e Stato italiano", ricordando che il Piano prevede una zona di contenimento riguardante gli ultimi 20 km della provincia di Lecce, con l'individuazione e l'abbattimento delle piante malate; eradicazioni nei 10 km della zona cuscinetto e monitoraggi nei 30 km della fascia di condizionamento. In piu' - ha aggiunto - il Ministero ha previsto indennità per coprire il mancato reddito e le spese di estirpazione, che per alcuni uliveti, arriva fino a 261 euro a pianta".

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