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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Chi deve rimuovere le erbacce non lo fa, chi deve controllare pure"

Brindisi continua ad essere assediata da mesi dalla vegetazione spontanea, dalle periferie al centro storico

BRINDISI - Riceviamo da Vincenzo Albano di Liberi e Uguiali, e pubblichiamo, il seguente intervento sui grossi problemi di degrado urbano causati dalla mancanza di manutenzioni da parte della sociertà incaricata dal Comune.

Brindisi è  una città completamente assediata dalle erbacce. Una situazione di sofferenza che trasmette la sensazione di una città trascurata, quasi abbandonata a se stessa,  che incide negativamente sulla sua immagine, sul suo decoro e sulla sua vivibilità, per la tutela dei quali l'amministrazione comunale impegna risorse economiche importanti.

la città invasa dalle erbacce (2)-2E’ sufficiente una visita nei vari quartieri,   per rendersi conto, che sono pochi  i luoghi che sfuggono a questo autentico flagello. Le erbacce, cresciute in abbondanza  nelle aiuole e  nei giardinetti, sui muri,sui bastioni,  nelle strade, stanno prendendo completamente in ostaggio anche i marciapiedi , quasi a voler affermare la loro supremazia su tutto e su tutti. Complice la trascuratezza   di chi dovrebbe provvedere alla cura del decoro urbano.

Una situazione che potrebbe indurre qualche cittadino in errore, facedogli supporre,  che l’amministrazione comunale di Brindisi, in coerenza con quanto previsto nel programma elettorale del sindaco, intenda creare le condizioni per stimolare i cittadini ad  adottare  quei marciapiedi, quelle aiuole, quelle strade,  per coltivare e prodotti tipici della terra, introducendo anche da noi la buona  pratica degli orti  urbani.

Purtroppo, più banalmente,  si tratta della solita prolungata  alla negligenza  da parte di chi, per contratto,  dovrebbe provvedere ad asportare l'erba spontanea cresciuta nelle strade, piazze marciapiedi, piazzali, gallerie, ed altri spazzi pubblici e/o ad uso pubblico.

la città invasa dalle erbacce (6)-2Se non lo fa puntualmente, evidentemente confida sulla cronica mancanza di un sistema efficiente di controllo del territorio, ma forse di disinteresse cronico da parte dell'amministrazione comunale, che non ha mai  creato al proprio interno una struttura   effettivamente in grado di sovrintendere giornalmente al controllo della corretta gestione degli obblighi contrattuali da parte delle società, che intrattengono rapporti col comune.  E di chi si avverte da tempo la necessità. Anche perchè, credo,  che quella attualmente esistente, sia inadeguata per carenza di risorse e di personale.

la città invasa dalle erbacce (1)-2Con la conseguenza  che i cittadini devono rassegnarsi a convivere tutti i giorni, con il livello di degrado insopportabile  esistente in città. A loro spetta solo pagare  puntualmente le salatissima Tares, l’Irpef, l'addizionale Irpef, la Tari. e ogni altra diavoleria inventata per massacrare la loro esistenza. Tanto c'è sempre qualcuno che li rabbonisce, che li   convince con le promesse,  che li rincuora, che dice loro che tutto è sotto controllo, che tutto va bene, che il problema è  stato affrontato e risolto dal punto di vista politico e burocratico, che bisogna solo aspettare. Naturalmente non si dice mai quanto aspettare.

Anche se l'esperienza maturata negli anni scorsi,   ci  avverte che difficilmente alle dichiarazioni, alle promesse,  sono seguiti fatti concreti. Naturalmente l'amministrazione comunale, ha il dovere e gli strumenti per indurre la società a provvedere, subito. Che avrebbe già  dovuto fare da tempo, considerato lo stato dei luoghi e la notevole  vegetazione esistente nei quartieri. Se si persiste per tanto tempo nell'inadempimento , e la città ne offre la dimostrazione,  evidentemente non si procede come si dovrebbe, che fa presumere una noncuranza di vecchia data e la mancanza di un valido progetto di tutela del decoro urbano.

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Nondimeno sono  convinto,  che una amministrazione all'altezza del proprio compito e attenta alle esigenze dei cittadini ed all’immagine della città,    dovrebbe intervenire con tempestività,  obbligando la società ad adempiere a quanto previsto in contratto, in difetto, senza aspettare, provvedere diversamente, rivolgendosi altrove.  Attivando eventualmente uno specifico progetto ed utilizzando i giovani disoccupati della città.

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Questo avvalora la tesi di chi sostiene , che in questa città, in questo settore, ma anche in altri,  c'è sempre stata una notevole differenza fra quanto previsto e quanto effettivamente eseguito. Comunque è urgente effettuare un intervento di …. bonifica, che, credo, rientri nelle faccende ordinarie di una amministrazione, che vuole e sappia amministrare, eliminando , ma anche prevenendo quelle situazioni, che determinano uno scadimento della qualità e della vivibilità urbano e ledono il diritto del cittadino di vivere in luoghi urbani, che offrano un dignitoso decoro igienico e estetico.

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Sempre se si intende liberare la città da questo flagello. Ma bisogna fare in fretta, prima che qualcuno possa determinarsi ad effettuare qualche semina o impiantare qualche vigna o qualche ulivo.

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