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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Chi ha detto che siamo messi male in tema di ambiente? Ecco i dati

Chi ha detto che Brindisi in tema di qualità dell'ambiente è in coda alle città italiane? Almeno in questo, stiamo meglio delle altre città pugliesi e ben oltre la media nazionale. Secondo il XXI rapporto sugli ecosistemi urbani di Legambiente riferito ai dati del 2013, e pubblicato oggi da IlSole24Ore, Brindisi occupa il posto numero 46 della classifica su 104 località, con un punteggio del 52,92 per cento, rispetto alla media italiana del 49,31 per cento, ed è la migliore delle città pugliesi

BRINDISI – Chi ha detto che Brindisi in tema di qualità dell’ambiente è in coda alle città italiane? Almeno in questo, stiamo meglio delle altre città pugliesi e ben oltre la media nazionale. Secondo il XXI rapporto sugli ecosistemi urbani di Legambiente riferito ai dati del 2013, e pubblicato oggi da IlSole24Ore, Brindisi occupa il posto numero 46 della classifica su 104 località, con un punteggio del 52,92 per cento, rispetto alla media italiana del 49,31 per cento, ed è la migliore delle città pugliesi.

Vediamo parametro per parametro. Come concentrazioni di biossido di azoto Brindisi è una delle città con quelle più basse: è infatti quarta in classifica con una media del 16,2 annuo (malgrado le centrali). Per le polveri sottili PM10, Brindisi è undicesima con concentrazione media annua nel 2013 di 18,5 microgrammi per metro cubo d’aria (fonte le centraline Arpa). Va male invece per l’ozono: Brindisi è al posto numero 67 con una concentrazione media di 53.

Siamo anche una città risparmiosa nei consumi idrici, a quanto pare: siamo decimi in classifica con soli 128,4 litri al giorno per abitante. Per quanto riguarda, sempre in tema di acqua, la dispersione della rete, navighiamo sul 24 per cento delle perdite, e siamo al posto numero 42 su 104 città. Nemmeno tanto male. E persino nella capacità di depurazione siamo nelle zone alte: dodicesimi con il 99 per cento.

La nota dolente arriva dai rifiuti solidi urbani. Se la produzione pro capite non è certo alta (Brindisi è alla casella 46 con 511 chili di spazzatura all’anno per abitante), la differenziata fa soffrire: siano al posto 74 con il 29,7 per cento.

Non va tanto male per il trasporto pubblico: siamo alla casella 39 con 14 passeggeri per abitante, e saliamo addirittura al posto 21 per l’offerta di trasporto pubblico, che è di 24 passeggeri per abitante. Non ci sono dati invece per quantificare il ricorso al trasporto con mezzi privati, ma è stato smitizzato l’assunto che Brindisi abbia troppe auto e moto: Legambiente dice che Brindisi è al posto numero 15 in Italia per basso tasso di motorizzazione, con soli 57 veicoli ogni 100 abitanti, mentre i motocicli sono 8 ogni 100 abitanti.

Di medio livello l’incidentalità stradale: Brindisi è alla casella 42 con 0,45 vittime ogni 10mila abitanti nel 2013. Note dolenti, le isole pedonali dove Brindisi è al posto 97 con un bello zero, mentre i dati delle piste ciclabili risultano non pervenuti. Non pervenuti, e chiudiamo con l’energia, neppure i dati sulle fonti energetiche rinnovabili installate su edifici pubblici, mentre – come per l’acqua – siamo risparmiatori di energia elettrica: 1050 chilowattora per abitante nel 2013 e casella numero 25 in classifica.

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