Il messaggio di Matteo: "La fede è fare il bene nel silenzio e riflettere sul male compiuto"
Rimarrà nei cuori di migliaia di fedeli il momento vissuto ieri dalla Chiesa diocesana di Brindisi-Ostuni, con la solenne chiusura del processo diocesano di beatificazione di Matteo Farina
BRINDISI - Rimarrà nei ricordi e nei cuori di migliaia di fedeli il momento straordinario vissuto ieri dalla Chiesa diocesana di Brindisi-Ostuni. La solenne chiusura del processo diocesano sulla vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio Matteo Farina, presieduta dall’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, Domenico Caliandro, in una affollatissima Basilica Cattedrale di Brindisi è stata, infatti, emozionante e suggestiva, sin dai primi istanti. I pensieri del giovane Matteo, nel rosario recitato dalla presidente diocesana dell’Apostolato della Preghiera, Maria Bafaro, hanno aperto la solenne cerimonia nel corso della quale sono stati sigillati i plichi che saranno adesso affidati al giudizio della Congregazione delle Cause dei santi.
“La fede. Cos’è?”, scrive Matteo Farina in un suo scritto, una corrispondenza epistolare con religiosi, letto in apertura di cerimonia. “La fede non è però attendere grazie da Dio. No! La fede è aggrapparsi a Dio per diffondere la sua Parola. È pregare per nutrirsi del suo cibo, quello che servirà per sempre; è mettersi d’impegno per seguire i piani di Dio nel modo migliore; è chinare il capo senza rialzarlo con orgoglio; è fare il bene nel silenzio e riflettere sul male compiuto”. Parole profonde, dalle quali emerge l’amore di Matteo Farina per il Signore.
La solenne cerimonia conclusiva è proseguita poi con la preghiera del vespro e dei salmi, con una lettura biblica tratta dal Libro della Sapienza e con la riflessione dell’Arcivescovo. È seguita poi la sessione di chiusura del processo diocesano per la beatificazione e la canonizzazione del Servo di Dio Matteo Farina, con i giuramenti dei membri del Tribunale Diocesano (l’Arcivescovo Caliandro; don Claudio Cenacchi, delegato episcopale; don Giuseppe Pendinelli, promotore di giustizia; Antonella Calò, notaio attuario; e la dottoressa Francesca Consolini, postulatrice della causa). Infine, sono stati sigillati i plichi contenenti gli originali degli atti processuali.
Al termine della fase giuridica, l’Arcivescovo ha concluso la cerimonia solenne con la preghiera di beatificazione del Servo di Dio Matteo Farina e con la benedizione finale.