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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Pietro Vernotico

Cimitero, solo 23 posti. In prestito

SAN PIETRO VERNOTICO – I lavori di ampliamento del cimitero comunale di San Pietro Vernotico resteranno bloccati fino a quando l’Autorità di Bacino non approverà il nuovo progetto di mitigazione del rischio idrogeologico cui è soggetta l’area dove dovrebbe essere costruito il nuovo camposanto. Al momento a disposizione del Comune di San Pietro Vernotico ci sono 23 loculi recuperati, tramite ordinanza sindacale, dai posti di proprietà delle confraternite.

SAN PIETRO VERNOTICO – I lavori di ampliamento del cimitero comunale di San Pietro Vernotico resteranno bloccati fino a quando l’Autorità di Bacino non approverà il nuovo progetto di mitigazione del rischio idrogeologico cui è soggetta l’area dove dovrebbe essere costruito il nuovo camposanto. Al momento a disposizione del Comune di San Pietro Vernotico ci sono 23 loculi recuperati, tramite ordinanza sindacale, dai posti di proprietà delle confraternite.

Il consiglio comunale monotematico tenutosi ieri sera, durato più di quattro ore che ha attirato nell’aula consigliare del Comune centinaia di sanpietrani, non è servito a trovare un punto di incontro tra maggioranza e opposizione riguardo la questione cimitero. La situazione resta quella dei primi di marzo scorsi quando con due ordinanze, il responsabile del cimitero, l’ingegnere Michele Zaccaria, bloccò i lavori di ampliamento perché appaltati ed eseguiti senza la presenza dell’autorizzazione dell’Autorità di Bacino.

Per quasi due mesi il primo cittadino Pasquale Rizzo e i consiglieri di opposizione, in particolare l’ex sindaco Gianpietro Rollo, attraverso manifesti e comunicati pubblici si sono palleggiate le relative responsabilità riguardo la mancanza di tutte le concessioni necessarie per l’allargamento del camposanto. In pratica la zona dove dovrebbero sorgere le nuove cappelle è attraversata da alcuni canali di raccolta dell’acqua piovana e per metà è sottoposta a rischio idrogeologico.

Nonostante questo vincolo la vecchia amministrazione, prima, e la nuova, poi, hanno redatto il progetto di ampliamento appaltandolo e dando il via all’inizio dei lavori senza il parere favorevole dell’Autorità di Bacino.  Ieri lo “scarica barile” è stato messo in scena in un consiglio comunale monotematico dove erano accorsi numerosi cittadini preoccupati per le sorti del denaro versato per la costruzione dei loculi privati i cui lavori sono stati sospesi. Si tratta di opere del valore di oltre un milione di euro.

Rizzo ha assicurato che dall’Autorità di Bacino, l’ente che non ha mai rilasciato il nulla osta per l’esecuzione dei lavori di ampliamento del cimitero comunale, proprio nella mattinata di ieri sono arrivate buone notizie e che il progetto che dovrebbe mitigare il rischio idrogeologico e rendere l’area destinata all’allargamento del camposanto potrebbe essere approvato, scongiurando definitivamente il rischio di non prosecuzione dei lavori.

La questione, però, resta grave. Al momento, infatti, ogni opera è bloccata, spazi comunali dove seppellire le salme di chi non ha una cappella privata non ce ne sono nemmeno a pagarli  a peso d’oro. L’unica risorsa è data da loculi di proprietà delle confraternite messi a disposizione forzatamente (diversamente non si poteva fare, ha precisato Rizzo) con una ordinanza sindacale.

Ieri sera per quattro ore maggioranza e opposizione se ne sono dette di tutti i colori, ognuno forte degli errori dei propri rivali. Ogni consigliere ha sbandierato documenti in cui si dimostrava che la colpa della grave inadempienza risiedeva nell’amministratore che occupava la poltrona di fronte alla sua. Nessuno è stato in grado di ammettere le proprie défaillance e il nocciolo della questione è rimasto invariato: i lavori di ampliamento del cimitero comunale sono stati appaltati per un’area soggetta, per metà, a rischio idrogeologico e hanno avuto inizio senza il nulla osta dell’Autorità di Bacino.

Un fatto grave che i primi di marzo scorsi ha portato alla sospensione dei lavori di allargamento del camposanto, fino a quando tutte le carte non saranno in regola.Il cimitero, però, non può restare a lungo senza posti dove seppellire le salme.La minoranza durante il  consiglio monotematico di ieri sera ha chiesto di revocare il blocco dei lavori e di collaborare tutti insieme per la soluzione del problema, che oltre tutto deve essere immediata.

Ha anche chiesto la revoca dell’ordinanza relativa alla requisizione di loculi di proprietà delle confraternite. Naturalmente le richieste sono state respinte (tramite votazione) e si è deciso di seguire la strada della ricerca della verità. L’amministrazione Rizzo vuole vederci chiaro, capire chi ha sbagliato e cosa e stabilire le relative responsabilità.Nel frattempo , però, ha già presentato all’Autorità di Bacino un nuovo progetto di mitigazione del rischio idrogelogico riguardante l’area interessata ai lavori di ampliamento del camposanto. Progetto che dovrebbe essere approvato a breve.

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