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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Cisternino

Rapina e pestaggio: l'esecutore ha un mandante non identificato. Indagini

Ha un “mandante” non ancora identificato, ha sparato due colpi in aria con una calibro 38 in pieno centro e ha picchiato con violenza la propria vittima il rapinatore di Acquaviva delle Fonti che è stato arrestato in flagranza di reato il 13 ottobre scorso.

BRINDISI - Ha un “mandante” non ancora identificato, ha sparato due colpi in aria con una calibro 38 in pieno centro e ha picchiato con violenza la propria vittima il rapinatore di Acquaviva delle Fonti che è stato arrestato in flagranza di reato il 13 ottobre scorso. Scene da brivido nel cuore di Cisternino, davanti alla filiale della Banca popolare di credito cooperativo di Locorotondo, in via Cirilli.

Paolo Rinaldi, 42 anni, difeso dall’avvocato Fabio Di Bello, resta in carcere a Brindisi, su decisione del gip. Le contestazioni sono numerose e attraverso di esse si tesse il racconto di un assalto violento come pochi, nel centro della valle d’Itria.

Rinaldi avrebbe raggiunto la vittima, un commerciante del posto, mentre si recava allo sportello bancomat per versare contanti e assegni, e l’avrebbe malmenata con una furia inspiegabile e forse anche del tutto sproporzionata rispetto all’obiettivo, incassare un bottino che tutto sommato non era poi così ingente. 

Gli viene contestato quindi il reato di rapina, in concorso con persona non identificate, attuata colpendo ripetutamente alla testa e al volto il commerciante, spintonandolo contro la carrozzeria dell’auto, per impossessarsi di 5.450 euro e di 4 assegni bancari. Impugnava una pistola calibro 38, marca Smith &Wesson con matricola abrasa, aveva con sé 5 cartucce. Arma fatta tuonare in pieno centro.

RINALDI Paolo-2La persona rapinata ha riportato un trauma cranico con ferite lacero contuse alla testa, la frattura al naso, contusioni multiple, guaribili in 30 giorni. Si indaga, insomma, al di là della ricostruzione dei fatti, non solo per individuare il complice, il cui ruolo non è secondario, ma anche per comprendere tutti i risvolti di un assalto che sembrerebbe essere stato progettato in ogni dettaglio ed essere stato messo in atto non a caso con estrema ferocia.

Per il momento Rinaldi, giunto a Cisternino dal Barese proprio per mettere in atto la rapina, si trova nel carcere di Brindisi dopo la convalida dell’arresto.

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