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Cronaca

Clandestini, scarcerato rumeno

BRINDISI - Versioni discordanti sulla consapevolezza dell’autista, complice la lingua straniera e le difficoltà nelle traduzioni: un 23enne rumeno, Dragos Capitanescu, arrestato dalla polizia di frontiera il 27 gennaio scorso al porto di Brindisi, è tornato oggi in libertà su decisione del tribunale del riesame di Lecce che ha accolto il ricorso del suo legale, l’avvocato Cosimo Pagliara.

BRINDISI - Versioni discordanti sulla consapevolezza dell’autista, complice la lingua straniera e le difficoltà nelle traduzioni: un 23enne rumeno, Dragos Capitanescu, arrestato dalla polizia di frontiera il 27 gennaio scorso al porto di Brindisi, è tornato oggi in libertà su decisione del tribunale del riesame di Lecce che ha accolto il ricorso del suo legale, l’avvocato Cosimo Pagliara.

Il giovane autista era appena arrivato a Brindisi a bordo della nave Catania, proveniente da Patrasso, fu bloccato mentre era alla guida di una Renault Kangoo nella quale erano nascosti 4 cittadini, a quanto si è accertato di nazionalità siriana, con documenti falsi. Costoro, per il viaggio, dissero di aver pagato la somma di circa 800 euro a testa, mentre per un documento falso, ricevuto in Grecia da un cittadino curdo, sarebbero stati versati 400 euro.

Secondo gli investigatori Capitanescu avrebbe parte di un’organizzazione più ampia dedita al traffico di migranti, ipotesi che gli fu contestata dopo l’interrogatorio di convalida dell’arresto. Oggi il Riesame di Lecce ha ritenuto fondate le osservazioni della difesa e ha revocato la misura cautelare in carcere, concedendo la libertà al 23enne. Nel frattempo le indagini sulle dichiarazioni degli stranieri trasportati andranno avanti, anche per verificare quanto l’autista fosse consapevole di introdurre in Italia persone prive di qualsivoglia permesso.

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