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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Coca dal Nord, pesanti richieste del pm

BRINDISI - “Per me la coca è meglio del sesso” dicevano al telefono i presunti trafficanti che la compravano al Nord per smerciarla a Brindisi e dintorni. Per quelle partite di coca sono finiti in carcere nell’ottobre del 2010 al termine di una indagine dell'Arma locale. Per dieci degli imputati per quelle vicende il processo si concluderà lunedì prossimo con una sentenza, mentre oggi il pm Alberto Santacatterina, al termine della requisitoria ha formulato le richieste di condanna: la più alta è pari a quindici anni, per Antonio Guzzo, 31 anni, di Brindisi, difeso dall’avvocato Laura Beltrami.

BRINDISI - “Per me la coca è meglio del sesso” dicevano al telefono i presunti trafficanti che la compravano al Nord per smerciarla a Brindisi e dintorni. Per quelle partite di coca sono finiti in carcere nell’ottobre del 2010 al termine di una indagine dell'Arma locale. Per dieci degli imputati per quelle vicende il processo si concluderà lunedì prossimo con una sentenza, mentre oggi il pm Alberto Santacatterina, al termine della requisitoria ha formulato le richieste di condanna: la più alta è pari a quindici anni, per Antonio Guzzo, 31 anni, di Brindisi, difeso dall’avvocato Laura Beltrami.

Il conto dell’accusa si è fermato a 12 anni e 4 mesi per Giuseppe Gerardi, 42 anni, difeso dall’avvocato Ladislao Massari, già noto perché tra gli imputati del processo “Berat” per associazione per delinquere di stampo mafioso. Poi 12 anni per Sandro Antonino (avvocato Laura Beltrami), 3 anni per Giancarlo Bagorda, 38 anni (avvocato Daniela Faggiano); sei anni e sei mesi per Alessandro Elia, 29 anni (difeso da Marcello Tamburini e Laura Beltrami); sei anni e sei mesi per Roberto Maggio, 36 anni, difeso da Ladislao Massari; tre anni per Roberto Rillo, 47 anni (difeso da Daniela D’Amuri); 7 anni per Vincenzo Schiavone, 34 anni (avvocato Rosanna Saracino); sei anni e sei mesi per Angelo Sinisi, 25 anni (avvocato Laura Beltrami), dodici anni per Gabriele Laritonda, 31 anni, (avvocato Daniela D’Amuri).

L’operazione di due anni fa fu denominata Appia e condotta dai carabinieri del reparto operativo di Brindisi. Secondo le risultanze dell’indagine condotta dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Lecce il gruppo smerciava hashish e cocaina. Il primo passo è l’hashish, poi arriva la cocaina.

Quindi i luogotenenti (così furono definiti dai carabinieri) Sandro Antonino e Antonio Guzzo, mentre all’approvvigionamento della droga pensano Salvatore Martena e Vincenzo Schiavone. A costoro era stata contestata l’associazione per delinquere finalizzata al traffico della droga. Agli altri invece è stato contestato solo lo spaccio delle sostanze stupefacenti. In cinque avevano affrontato il processo con rito abbreviato.

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