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Cronaca

Coca dalla Campania, in attesa del "crack"

BRINDISI – Per gli inquirenti, era il referente brindisino di un’organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti con ramificazioni in Puglia, Campania e Lombardia. Cosimo Malerba, 53 anni, di San Donaci, è stato arrestato stamani nell’ambito di un’operazione, denominata El Chico, condotta dai militari della Guardia di Finanza di Taranto.

BRINDISI – Per gli inquirenti, era il referente brindisino di un’organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti con ramificazioni in Puglia, Campania e Lombardia. Cosimo Malerba, 53 anni, di San Donaci, è stato arrestato stamani nell’ambito di un’operazione, denominata El Chico, condotta dai militari della Guardia di Finanza di Taranto, in collaborazione con i colleghi di Brindisi, Napoli e Milano. Insieme a Malerba, altre 13 persone sono state raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale ionico.

Nel corso delle indagini, partite nel luglio 2010, era emersa la figura di quattro fornitori napoletani di sostanze stupefacenti, due dei quali di grosso calibro, il 48enne G. S. Ed il 24enne A.S., entrambi con precedenti penali specifici e risultati essere affiliati al clan campano “Di Lauro”.

Le indagini hanno evidenziato inoltre le figure di altri due fornitori, il 44enne pugliese F. P., residente in provincia di Milano ed il 32enne napoletano L.F., allontanatosi dalla Campania e stabilitosi a Milano per sfuggire ai malavitosi tarantini, nonché quella del 53enne brindisino Malerba, quale fruitore degli approvvigionamenti di droga riconducibili all’organizzazione, per il successivo spaccio a Brindisi e Taranto.

I fornitori erano in contatto con due tarantini, il 35enne A.C. e la 33enne P.P.D. Nell’ambito dell’operazione sono stati sequestrati hascisc, cocaina e marijuana per oltre 5 chilogrammi. Per tutti i sequestri eseguito dai finanzieri è stato accertato che i corrieri, che operavano nella tratta Napoli – Taranto, scortavano il carico di stupefacenti anche con l’impiego di un’altra autovettura che fungeva da staffetta.

Le indagini tecniche hanno permesso di rilevare che il gruppo di malavitosi tarantini era in trattativa per l’acquisto e la successiva immissione nel territorio provinciale di ingenti quantitativi del pericoloso “crack”, la droga che sta sterminando generazioni di giovani americani nei quartieri poveri, che è una derivato della cocaina (cloridrato di cocaina) privata del cloridrato attraverso un processo di “freebasing” che la rende più potente ma anche più devastante per gli assuntori.

 

 

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