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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Cocaina nella suite dell’hotel, per Mele prescrizione e assoluzione

Chiuso il processo per l'ex onorevole Udc nonché ex sindaco di Carovigno nato dallo scandalo del 27 luglio 2007: il pm riqualifica l'accusa in cessione nei confronti di Francesca Zenobi in "lieve entità" e la differenza la fa il tempo trascorso, più di sette anni, per cui il reato si è estinto. Per gli altri episodi "il fatto non sussiste"

BRINDISI – Su quella notte nella suite dell’Hotel Flora nel cuore di Roma, dopo le verità contrapposte di Francesca Zenobi e dell’allora onorevole Udc Mimmo Mele, c’è quella processuale che risente nel tempo trascorso dall’estate 2007: lui, l’ex parlamentare nel frattempo diventato anche ex sindaco di Carovigno, ha ottenuto la prescrizione in relazione all’accusa di cessione di cocaina, ridefinito come episodio di lieve entità, alla ragazza mora che finì in ospedale scatenando lo scandalo mediatico.

aula tribunale generica-2La sentenza è stata pronunciata oggi dal Tribunale di Roma, dove Mele è imputato per la vicenda che segnò la fine della  carriera politica sul panorama nazionale, per una ripresa locale come primo cittadino nella sua Carovigno, salvo poi uno stop imposto dal Pd che lo aveva ricandidato per il “bis” dopo averlo “adottato” in corsa dimenticando il "caso" mediatico prima ancora che giudiziario. L’avvocato di fiducia di Mele, Mario Guagliani del foro di Brindisi attende il deposito delle motivazioni per procedere con l’eventuale ricorso in Appello.

In attesa di capire sulla base di quale prova formatasi nel corso del lungo dibattimento, il giudice è arrivato a tale conclusione, c’è da riferire che lo stesso rappresentante della pubblica accusa ha chiesto la riqualificazione del capo di imputazione originariamente contestato con riferimento alla posizione di Mele nei confronti di Francesca Zenobi. Perché il pm ha contestato sì la cessione, ma l’ha ritenuta di lieve entità, con la conseguenza che sul piano della prescrizione, è cambiato il termine e il reato si è estinto proprio in considerazione del tempo trascorso. E poiché per la giustizia italiana vale anche questo tipo di conteggio, il Tribunale di Roma ne ha preso atto e ha emesso la sentenza di primo grado.

Francesca ZenobiIn altri termini, stando alla sentenza pronunciata nel primo pomeriggio di oggi (23 maggio) la sera del 27 luglio del 2007 Mele  ha offerto solo “modiche quantità di stupefacente” con riferimento alla ragazza diventata poi protagonista di un’altra vicenda giudiziaria perché nel frattempo è stata condannata per tentata estorsione ai danni dello stesso ex onorevole a un anno e otto mesi di reclusione. La tentata estorsione è stata contestata per aver chiesto all’ex parlamentare favori in cambio di una “versione ammorbidita” di quei fatti. Sempre quelli avvenuti nella suite dell’hotel Flora di via Veneto, nel cuore della Capitale e della dolce vita romana.

Per gli altri episodi di cessione contestati sempre a Mele, ma in relazione a persone non tutte identificate, l’ex sindaco di Carovigno ha ottenuto l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Il processo incardinato davanti al giudice di Roma è andato avanti per otto anni, superando trenta udienze: è iniziato il 15 dicembre del 2008 e tra rinvii e astensioni, si è arrivati ad oggi. Fine del processo, con le conseguenze già dette dello strascico mediatico da Roma a Carovigno, nelle sedi dell’Udc e del Pd, ma anche con pesanti ripercussioni familiari e personali per l'ex deputato.

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