Giro di droga fra le province di Brindisi e Taranto: blitz all'alba, 13 arresti
Sgominato un sodalizio che spacciava hascisc, marijuana e cocaina, in vari comuni al confine fra le due province, fra cui anche Francavilla Fontana. Le indagini sono state condotte fra il 2015 e il 2016 dai carabinieri del comando provinciale jonico
FRANCAVILLA FONTANA – Tredici persone, fra cui un minorenne, sono state arrestate alle prime luci di oggi (11 aprile) nell’ambito di un’operazione, denominata “Zar”, che ha sgominato un giro di spaccio di hascisc, marijuana e cocaina fra le province di Taranto e Brindisi. Sconfinava fino a Francavilla Fontana, infatti, un sodalizio finito al centro delle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale Jonico, che stamani hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Taranto, Paola Incalza, su richiesta del pm Ida Perrone, mentre il provvedimento a carico del minorenne è stato emesso dal gip del tribunale per i minori di Taranto. Le accuse sono a vario titolo di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arrestati risiedono tutti nella provincia di Taranto.
Le indagini sono partite a dicembre 2015 dai militari, a seguito dell’arresto in flagranza di una donna incensurata di San Marzano di San Giuseppe (Taranto), trovata in possesso, presso la propria abitazione, di hashish e marijuana. Gli accertamenti successivi, condotti attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali e servizi di osservazione, pedinamento e videoripresa, si sono conclusi ad agosto 2016, consentendo di individuare un gruppo di soggetti, alcuni dei quali incensurati, operante a San Marzano, Sava, Grottaglie, Fragagnano e Torricella e Francavilla Fontana.
Alcuni dei soggetti sono legati da vincoli di parentela o comuni interessi con i membri della famiglia Soloperto di San Marzano, in particolare con i fratelli Angelo Soloperto, 51enne, detto “Lino capone”, che ha anche precedenti per associazione mafiosa e Francesco Soloperto, 50enne con precedenti per stupefacenti, detto “Franco capone”, storici esponenti del gruppo criminale egemone di quel centro e paesi limitrofi, denominato appunto clan “Soloperto”, entrambi raggiunti dall’odierna ordinanza.
In tale contesto è emersa la figura di Gianfranco Soloperto, 23enne figlio di Francesco, impegnato nell’approvvigionamento di cocaina ed hashish; nell’organizzazione del trasporto dello stesso, acquistato dal 56enne di Grottaglie Raffaele Carriero; nell’affidamento e cessione della droga ad insospettabili incensurati di Sava identificati nei presunti pusher Marco D’Adamo, Giuseppe Vozza e William Vozza, rispettivamente 27enne e 21enni, nonché nella cessione di quantitativi agli acquirenti.
In particolare, lo spaccio avveniva in una centrale piazza di San Marzano, con fugaci passaggi di involucri e danaro spesso in favore di soggetti che rimanevano in macchina e poi si allontanavano rapidamente.
Le attività tecniche hanno consentito di accertare che, per quanto riguarda i quantitativi di hashish, venivano utilizzati i termini convenzionali di “pacco” o “pacchettino”, e l’indicazione del logo di marchiatura della panetta, del tipo “Ap” – “Pbc” - “Mercedes” e “Diamante”. I destinatari delle misure sono stati condotti rispettivamente i maggiorenni presso la Casa circondariale di Taranto ed il destinatario del provvedimento del Giudice Minorile all’Istituto Penitenziario per Minori di Bari.
La denominazione dell’Operazione, “Zar” trae origine dall’imperativo che Soloperto Gianfranco più volte esclamava ai suoi acquirenti: “adesso mi devono dare conto…tutti”, ritenendosi l’unico ed indiscusso referente criminale di San Marzano, un centro di cultura albanese arbëreshe, proprio come un “imperatore orientale”, appunto uno Zar. Nel corso del blitz uno degli indagati ha tentato invano di sottrarsi all’arresto, scavalcando il muro di cinta della propria abitazione. Ma i carabinieri lo hanno bloccato immediatamente.
Nel corso delle perquisizioni, sono stati rinvenuti e sequestrati: 0,40 grammi di hashish nascoosti all’interno di una scatola nella disponibilità di Marco D’Adamo; 2,9 grammi di marijuana detenuti da William Vozza e presso l’abitazione di Francesco SOloperto, detto “Checco”, sono stati rinvenuti e sequestrati la somma di danaro contante di 2.555 euro, prevalentemente composta da banconote di piccolo taglio e ritenuta provento dell’attività di spaccio, nonché materiale vario utilizzato per il confezionamento delle dosi.
Lo stupefacente sequestrato sarà analizzato dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto per esami tecnici.