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Cronaca San Vito dei Normanni

"Nuovo mercato coperto non collaudabile. Manca quota per l'opera d'arte"

E' uno dei tanti problemi ereditati dalla nuova giunta di centrosinistra del Comune di San Vito dei Normanni, guidata dal sindaco Domenico Conte. Si tratta dell'ultima delibera, approvata nell'ultimo giorno utile, dalla precedente amministrazione di centrodestra e riguarda la ricostruzione del mercato coperto della zona 167

SAN VITO DEI NORMANNI – E’ uno dei tanti problemi ereditati dalla nuova giunta di centrosinistra del Comune di San Vito dei Normanni, guidata dal sindaco Domenico Conte. Si tratta dell’ultima delibera, approvata nell’ultimo giorno utile, dalla precedente amministrazione di centrodestra e riguarda la ricostruzione del mercato coperto della zona 167. Non solo l’opera è stata collaudata prima delle decisioni sulle riserve poste dall’impresa appaltatrice, ma non prevede affatto la riserva del 2 per cento prevista dalla legge per destinazione ad un’opera d’arte. Il problema è che la legge, in caso di omissione, vieta il collaudo, e quindi l’utilizzo dell’opera. Affronta la questione, in una lettera al sindaco e alla Soprintendenza, l’ingegnere Franco Pagliara.

“In un paese che vuole il cambiamento, in una città come la nostra che mostra sintomi di cambiamento, o perlomeno si aspetta un radicale cambiamento, occorre mettere in campo risorse ed energia nuove senza nulla nascondere, soprattutto se si tratta di far rispettare le norme e le leggi vigenti.  Veniamo alla questione degli edifici pubblici non collaudabili  - scrive Pagliara - se sono privi dell’opera d’arte prevista dalla legge sulla promozione culturale che impone di destinare una quota dell’importo dell’appalto alla creazione di un lavoro artistico (legge 717/1949)”.

“A ricordare l’obbligo è la circolare del Ministero delle Infrastrutture n.3728 del 28 maggio 2014, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.133 dell’11 giugno 2014. L’obbligatorietà del rispetto suddetta legge, pena la non collaudabilità dell’opera, non riguarda progetti di valore inferiore a un milione di euro, sono esclusi le scuole, le università, gli ospedali e le strutture sanitarie, le abitazioni civili e militari. Per tutte le altre opere pubbliche – riepiloga il tecnico sanvitese nella lettera al sindaco Domenico Conte e all’architetto della Soprintendenza, Carmelo Di Fonzo, responsabile del procedimento - viene precisato anche la percentuale da destinare all’opera d’arte in maniera inversamente proporzionale all’importo dell’opera: 2% tra uno e 5 milioni, 1% tra 5 e 20 milioni, 0,5% oltre 20 milioni”.

Quindi il richiamo al divieto di collaudo in caso di mancato adempimento: “Per chi non si adegua la sanzione è l’impossibilità di collaudare l’edificio che dunque resterà inutilizzabile. Almeno finché l’Amministrazione non provvede perlomeno alla pubblicazione del bando per l’esecuzione delle opere d’arte o, in alternativa, non versi alla Soprintendenza competente per territorio la somma prevista, maggiorata del 5%”.

Il caso specifico del mercato coperto nella zona 167 di San Vito dei Normanni. “Un’opera per tutte che rientrerebbe nel rispetto della suddetta normativa riguarda i lavori di demolizione e ricostruzione del mercato coperto e di restyling del parco giochi in zona 167. Infatti dal quadro economico dell’ultima delibera di giunta municipale n.61 del 30 aprile 2015 (ultima anche per averla fatta anche l’ultimo giorno utile per effettuare una delibera prima delle votazioni amministrative del 31 maggio 2015) si rileva che l’importo di progetto originario è di 1.200.000,00 euro, però non vi è traccia alcuna di previsione economica pari al 2% per l’inserimento dell’opera d’arte, pena la non collaudabilità dell’opera”, ricorda l’ingegnere Franco Pagliara.

“Anzi si rileva che l’opera prima viene collaudata con determinazione n.154/2014 del 9.12.2014 e successivamente  con la suddetta delibera di giunta municipale n.61 del 30 aprile 2015 vengono sciolte le riserve poste dalla ditta esecutrice per un importo pari a euro 65.762,70.  Riserva n.1 riguarda.4 (scavo a sezione ristretta), n.8 (calcestruzzo R25/R30) n.11 (Acciaio B450C); riserva di importo pari a 101.137,70 (ribassato del 25,758% pari a €.71.671,52 al netto del ribasso”.

“Ora non entro nel merito riguardo la tempistica  di collaudare prima l’opera e successivamente riconoscere le riserve, altresì sulle varie comunicazioni obbligate dalla normativa in materia di Opere Pubbliche da fare all’Autorità Nazionale Anticorruzione – prosegue Pagliara -  riguardo le varianti e relative riserve. Sicuramente l’opera sino a quando l’amministrazione non provvede perlomeno alla pubblicazione del bando per l’esecuzione delle opere d’arte o, in alternativa, non versi alla Soprintendenza competente per territorio la somma prevista, maggiorata del 5% non sarebbe  collaudabile”.

La conclusione: “E’ un obbligo e non un’opzione per un paese che ha tanto bisogno di produrre opere d’arte nella bellezza del nostro Bel Paese. Per opportuna conoscenza la suddetta nota viene inviata alla Soprintendenza e all’amministrazione comunale di San Vito dei Normanni”. Ora toccherà al nuovo sindaco e alla nuova amministrazione sbrogliare il problema lasciato sul campo dalla giunta di Alberto Magli, l’ultimo giorno utile prima delle lezioni amministrative.

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