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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Comune di Brindisi, manovra da 400mila euro per coprire maggiori spese

Aumentati gli stanziamenti per risarcimenti danni in seguito a incidenti stradali, incarichi legali e consumi idrici

BRINDISI – Manovra finanziaria a Palazzo di città per coprire maggiori spese per quasi 400mila euro, conseguenza di una valanga di condanne del Comune al risarcimento danni in seguito a incidenti stradali e di diverse fatture dell’Acquedotto pugliese non pagate.  L’Ente, inoltre, è costretto a fare i conti anche con la necessità di affidare all’esterno incarichi legali.

Le variazioni di bilancio

La correzione al bilancio di previsione 2018, sotto forma di variazione, è stata deliberata di recente dal Consiglio comunale di Brindisi, ma ancora si sente l’eco delle voci degli esponenti di opposizione rimasti in Aula al momento della votazione. Pochi, in verità. Due, ad onore del vero: Massimiliano Oggiano, capogruppo di Fratelli d’Italia, anche vice presidente delle Assise, e Carmela Lo Martire, capogruppo di Brindisi Popolare. Si sono astenuti dopo aver espresso le proprie perplessità in relazione alle ragioni per le quali l’assessore titolare della delega al Bilancio, Cristiano D’Errico, ha chiesto di rivedere i tre capitoli in uscita.

Consumi idrici

La prima richiesta è stata necessaria per implementare gli stanziamenti destinati al pagamento delle fatture emesse dall’Acquedotto Pugliese: 201.528, 20 euro. I consiglieri hanno chiesto come sia stato possibile arrivare a una somma così consistente. Sarà oggetto di approfondimento da parte dei funzionari i quali, nel frattempo, hanno già avviato un controllo delle fatture per consumi idrici e hanno scoperto che la somma non ancora pagata è addirittura superiore al mezzo milione di euro: 600mila euro, stando alla nota del settore Ufficio tecnico del Comune. “Si è riscontrato un credito effettivo della stessa società pari a 276.123,48 euro per fatture di anni precedenti, mai inviate a questa Amministrazione”, è scritto nella lettera firmata dal dirigente del settore Lavori pubblici-servizio Acquedotto e fognatura e indirizzata al collega dei Servizi finanziari e per conoscenza al sindaco.  Il Comune sta concordando un piano di rientro con Acquedotto pugliese, a partire dal 2019. 

Risarcimento danni per incidenti stradali

Pesano sul bilancio dell’Amministrazione cittadina anche le sentenze di condanna, passate in giudicato, relative a richieste di risarcimento danni in conseguenza di incidenti stradali. A restare feriti sono pedoni che cadono percorrendo strade e marciapiedi dissestati o rimasti al buio o automobilisti che finiscono in buche sull’asfalto. Nell’uno e nell’altro caso, presentano il conto a Palazzo di città e chiedono il ristoro dei danni, allegando i referti dei medici del Pronto soccorso e le fatture delle carrozzerie, presentando ricorso in Tribunale o davanti al giudice di pace. 

Il Comune di Brindisi, soccombe nella maggior parte dei casi. Poche sono le volte in cui risulta vincitore delle cause. Facendo il conto delle somme che dovrà versare, come da sentenze di condanna, è stato necessario chiedere un aumento dello stanziamento per 120mila euro. Parallelamente, sono stati avviati lavori di rifacimento del manto stradale e degli impianti di pubblica illuminazione. Nella zona del Centro e in modo particolare lungo i corsi, resta il problema delle basole che, sotto il peso dei mezzi, cedono creando un dislivello pericoloso per i pedoni. Necessariamente da sistemare, con conseguenti spese. In ordine di tempo, gli ultimi interventi di questo tipo sono stati autorizzati lungo corso Garibaldi. Per l’ennesima volta.

Incarichi legali affidati all’esterno

Se per le cause di risarcimento danni, l’Ente può contare sugli avvocati interni, volta per volta nominati con delibera della Giunta, per altri contenziosi l’Amministrazione ricorrere all’esterno. Procede, infatti, con affidamenti di incarichi difensivi ad avvocati del foro di Brindisi o di altri, a seconda della natura del procedimento. Sempre con delibera dell’esecutivo. A conti fatti, per gli impegni di spesa derivanti da affidamenti di incarichi legali, sono stati chiesti altri 70mila euro. L’istanza è stata presentata dal dirigente agli Affari Legali, Pasquale Greco, anche segretario generale. C’è già stata la  garanzia – resa pubblicamente -  dell’assessore al Contenzioso, Mauro Masiello, a limitare il ricorso all’esterno nell’ottica del contenimento della spesa pubblica.

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