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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

“Comune di Brindisi, muffa sulle pareti ed escrementi di colombi sulle finestre”

Il verbale del medico Roberto Rizzo negli uffici Anagrafe che si affacciano in via Filomeno Consiglio: "Condizioni igienico-sanitarie critiche, dipendenti da trasferire". Intonacato staccato anche nella sala matrimoni, cavi scoperti, troppi documenti, pochi estintori e rischio incendio. Oggi ispezione del segretario

BRINDISI – “C’è muffa sulle pareti degli uffici Anagrafe del Comune di Brindisi, anche nella sala dei matrimoni, intonaci che cadono, ci sono escrementi di colombi sulle finestre, fili elettrici scoperti con rischio di cadute per dipendenti, una mole di documenti con potenziale carico di incendio, due soli estintori, tendaggi pieni di polvere e manca una cassetta per il primo soccorso”.

Le fotografie scattate dal medico Roberto Rizzo a corredo del sopralluogo svo2016-12-21-PHOTO-00026283-2lto nella sede del settore Anagrafe di Palazzo di città, con affaccio in via Filomeno Consiglio,  portano a una sola conclusione: “Le condizioni in cui lavora il personale sono critiche sui piani igienico-sanitario e della sicurezza”, motivi per i quali è stato chiesto il trasferimento degli impiegati, in attesa di interventi tali da riportare la situazione alla normalità. I rilievi e gli scatti risalgono al mese scorso, esattamente al 18 novembre, ma a distanza di più di un mese i dipendenti continuano a lavorare negli stessi uffici.

Non ha sortito alcun effetto neppure una lettera di richiamo al contenuto del verbale del medico che il rappresentante della Uil aziendale, Pino Roma, ha scritto al segretario generale Giuseppe Salvatore Alemanno: “Chiediamo come intenda risolvere la problematica”, si legge nella missiva del 30 novembre scorso. “Le facciamo notare che non sono chiacchiere, ma realtà”, ha scritto Roma allegando l’album di foto a titolo di documento. “Siamo ancora aspettando risposte”, fa sapere il rappresentante sindacale. “Mi chiedo per quanto tempo ancora. Non è che deve succedere qualcosa prima che qualcuno intervenga? Me lo domando nell’interesse di tutti i dipendenti del settore arrivati all’esasperazione”. In mattinata il segretario generale ha svolto un'ispezione, stando a quanto si apprende. Di conseguenza, una decisione dovrebbe essere assunta a breve.

Restano, intanto, i rilievi mossi da Rizzo, a conclusione dell’ispezione condotta con Vincenzo Carella, agente della polizia municipale in veste di responsabile della sicurezza suoi luoghi di lavoro: “Quadro elettrico aperto e privo di segnaletica obbligatorio, presenza di escrementi di volatili e di colonie di colombi, faldoni su armadi e scrivanie con potenziale aumento del carico di incendio, assenza di idoneo archivio, tendaggi polverosi abbisognevoli di lavaggio e sanificazione”.

2016-12-21-PHOTO-00026289-2E ancora: “Macchina fotocopiatrice in locale deposito privo di sistema di aspirazione e ricambio aria, cartucce toner usate e da smaltire, scale in muratura prive di strisce antiscivolo, sistemazione cadi di collegamento e alimentazione pc e stampanti per eliminare il rischio di inciampo”. Inoltre: “Assenza segnaletica di vie di esodo, tinteggiatura pareti, scrivanie con angoli a spigolo acuto e assenza della cassetta di primo soccorso”.

Questo in sintesi. Nella descrizione dello stato dei luoghi è stato sottolineato che le pareti in muratura presentano “intonaci ammalorati e umidi, con evidente muffa nei locali, nel corridoio e nella sala dei matrimoni civili”, che il “portone di accesso al piano rialzato, non a norma, è chiuso con un lucchetto, senza che ci siano indicazione su chi abbia le chiavi”, né ci sono “istruzioni per l’uso della rampa meccanica montascale per diversamente abili”. Va, inoltre, “verificata la funzionalità dell’impianto elettrico con riparazione delle prese di corrente, è necessario installare un segnalatore luminoso per eventuale attivazione in situazione di emergenza nella stanza del dipendente sordomuto”, devono essere adeguati “gli archivi rotanti privi di cartelli di precauzione d’uso”.

Quanto, poi, alla situazione dei servizi igienici: “Assenza di cartello di genere, finestre da riparare, perdite copiose di acqua dalla caldaia a gas sul pavimento tali da rendere impraticabile il bagno”.

“Cos’altro doveva essere rilevato per richiedere un intervento del Comune?”, chiedono i dipendenti. “Eppure per altri uffici le somme sono state impegnate, come di recente è successo per quello della sindaca: 300 euro per gli addobbi di Natale”. "Noi qui abbiamo bisogno di sentirci sicuri".

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