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Cronaca

Comune, manovra da 11 milioni di euro: nuovo esposto alla Corte dei Conti

Rossi e Cellie: "Conti da verificare, per Abaco evasione fiscale da 5,5 milioni". I Cor votano le variazioni di bilancio, ma con i CinqueStelle chiedono partecipazione in quello previsionale". No dei centristi. Sugli Lsu: "Falso lieto fine, stabilizzati 22 e non 79". D'Attis: "Rischio di nuove elezioni"

BRINDISI – La maggioranza centrista, altrimenti detta dei moderati, che regge le sorti di Palazzo di città ha dimostrato di avere i numeri per approvare la manovra finanziaria da 11 milioni di euro su cui le opposizioni annunciano un esposto alla Corte dei Conti, ma dietro la forza muscolare in Consiglio è evidente il raffreddamento con i Cor, arrivati persino a schierarsi con i Cinque Stelle, contestatori per eccellenza anche a Brindisi, nella richiesta di partecipazione nella stesura del bilancio.

La conferenza dell'opposizione-2Il messaggio tutt’altro che sibillino è stato lanciato dai fittiani questa mattina durante la seduta del Consiglio, riconvocata per le ratifiche delle variazioni al bilancio lasciato in eredità dalla gestione commissariale, post arresti, dopo che la seduta del 28 novembre scorso è stata sciolta per mancanza del numero legale. Questa volta i numeri c’erano, come avevano previsto gli esponenti delle opposizioni (nella foto), sempre più convinti che il collante della cosiddetta Grande coalizione a sostegno della sindaca Angela Carluccio, sia tutt’altro rispetto a un disegno di città: “La necessità di restare dove sono, nel senso che nessuno ha intenzione di tornare a casa”, ripetono dai banchi della sinistra. Anche se l’unico forzista, Mauro D’Attis, è pronto a scommettere che quelle divisioni interne prima o poi porteranno a nuove elezioni.

In undici, quelli della minoranza, hanno votato contro le variazioni di bilancio anticipando di esporre il tutto ai magistrati contabili perché alla base della variazione di notevole dimensioni, ci sarebbe solo una mail della società Abaco titolare del servizio di riscossione dei tributi, in cui si informa il Comune dell’emissione di cartelle per Tosap e Tarsu per cinque milioni e mezzo. “La solita evasione fiscale”, dicono i consiglieri di Brindisi Bene Comune, Riccardo Rossi e Giuseppe Cellie. “Abbiamo chiesto una nota del dirigente e del collegio dei revisori che certifichi i crediti e dia indicazioni su quanto incassato. 
Nessuna risposta”.

I Cor sul punto non hanno contestato. Fatto sta che è in atto una guerra fredda tra i fittiani e i centristi di Marcello Rollo, arrivato lui stesso a parlare in sostituzione della sindaca in occasione dell’ultima riunione di maggioranza, per sciogliere il nodo della quota rosa evidenziato persino dal prefetto. Nodo che resta visto che Rollo di sostituire un “suo” assessore per far posto a una donna non ne vuole sapere, mentre i fittiani rivendicano il peso elettorale per essere oggi la prima forza politica del gruppo e chiedono un terzo posto in Giunta da riservare al gentil sesso. Oggi, infatti, se da un lato hanno svolto il proprio “dovere” garantendo i cinque voti al momento delle variazioni di bilancio – passate con 18 voti (quello della sindaca compreso, a fronte dei 17 necessari) – dall’altro hanno votato sì alla richiesta di “bilancio partecipativo” firmata dal Movimento 5Stelle con Stefano Alparone ed Elena Giglio. La mozione è passata con 15 voti favorevoli e 12 contrari, quelli dei centristi: “La Maggioranza che aveva fatto del Brindisi ai brindisini lo slogan della loro campagna elettorale esce a pezzi proprio sulla partecipazione”, dicono Rossi e Cellie. “Sul dare parola ai brindisini evidentemente per la Carluccio buoni solo per le campagne elettorali. E non è tutto”. No perché, sempre secondo l’opposizione, “la Sindaca smentisce se stessa sulla vicenda degli Lsu” finiti di nuovo al centro delle Assise
“La nota stampa diffusa dal portavoce raccontava il (falso) lieto fine sulla vicenda dei lavoratori socialmente utili poiché ora, in consiglio comunale, la Sindaca smentisce e conferma la volontà di stabilizzare solo 22 lavoratori su 79”, dice Cellie. “Tutto questo avviene pochi minuti dopo l'approvazione di variazioni di bilancio per svariati milioni di euro. L'amministrazione Carluccio lascia per strada lavoratori che per decenni hanno prestato servizio per il Comune e sceglie di spendere centinaia di migliaia di euro per assumere dirigenti, pagare per due volte i lavori per un bocciodromo, accollarsi le spese per la pulizia di suoli privati dove sono stati gettati rifiuti”, ha scritto contemporaneamente su Facebook. “Per Brindisi....fine pena mai!”. Rossi aggiunge: “Registriamo che l'assessore Leo non c'era nell’incontro che la sindaca ha avuto ieri a Bari e che ha  parlato con un dirigente. Lo trovano normale? Sembra più una gita fuori porta”.

Prima della votazione sulla mozione proposta da Brindisi Bene Comune con richiesta di stabilizzazione per tutti, è stata chiesta dalla maggioranza una sospensione che ha portato a un emendamento, approvato dai moderati, secondo cui "La Giunta, previa istruttoria con l'ausilio della conferenza dei capigruppo, si impegna a integrare il piano di stabilizzazione". Per le opposizioni, nulla di concreto e per questo non hanno votato. "Serve un impegno serio".

La presenza a Bari della sindaca ha portato allo slittamento dell’approvazione del rendiconto 2014 della Multiservizi: se ne riparlerà – forse – lunedì prossimo. Salvo altri impegni della prima cittadina.

articolo aggiornato alle 16,45

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