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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Cronaca

Comune, nel 2015 spese di rappresentanza per 225mila euro

L’elenco dei costi sostenuti per missioni, pubbliche relazioni, convegni e mostre: la voce più consistente per contributi legati a manifestazioni culturali pari a 60mila euro, ridotti i viaggi a ventimila euro e azzerate le consulenze

BRINDISI – Ci sono spese di rappresentanza e per pubbliche relazioni a carico del bilancio del Comune di Brindisi, costi che per il 2015 sono arrivati a sfiorare il tetto di 225mila euro, stando all’elenco allegato al rendiconto approvato nei giorni scorsi dal commissario Cesare Castelli.

La somma complessiva è il risultato di una serie di addendi che pesano sui conti pubblici nonostante i tagli che l’Amministrazione cittadina ha posto in essere negli ultimi anni: nel 2009 la somma superava il milione e mezzo, per la precisione era pari a 1.627.730 euro e 97 centesimi. Nel 2014 è scesa a 311.057 e nel 2012 a 327.835.

Quali sono, allora, le voci che alimentano il conto? Prima di tutto le spese per le pubbliche relazioni per 2.248,10 euro, anche se la definizione resta generica non essendo stato precisato cosa effettivamente si intende per “pubbliche relazioni” con riferimento al Comune di Brindisi, per lo meno nella tabella di riepilogo allegata al consuntivo 2015. A seguire ci sono: spese di rappresentanza per 11.777, allestimenti esposizioni e mostre per 3.578, manifestazioni per 3.500, contributi per la realizzazione di eventi a carattere culturale per 60.618, corsi di aggiornamento per 10mila euro e ancora manifestazioni varie per 34mila euro. Il primo blocco ammonta a 125.722 euro.

Nel secondo gruppo di spese figurano le cosiddette sponsorizzazioni che nel 2015 sono state azzerate: nessun contributo riconosciuto a manifestazioni sportive, società del settore e neppure al conservatorio di musica di Lecce, per il quale nel 2009 furono impegnati 50mila euro.

Sono rimaste, invece, le spese le missioni sia dei dirigenti del Comune che degli amministratori, dal sindaco, agli assessori ai consiglieri comunali purché autorizzati: 1.296,66 euro per le trasferte dei funzionari e 19.766 per quelle dei politici. Nel 2009 la voce di costo ammontava a 79.828, nel 2014 è scesa a 24.085.

Capitolo a parte per le spese di formazione per le quali nel 2015 sono stati impegnati 486 euro rispetto ai seimila euro circa del 2009. E per i gettoni riconosciuti ai revisori del Comune nel corso dell’anno: in tal caso la somma impegnata è stata pari a 60.450 euro, circa cinquemila in meno all’importo del 2009.

Sono state cancellate le consulenze, così come già fatto nel 2014 e nel 2013, mentre nel 2009 la somma ammontava a 140.882 euro

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