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Concessione Grimaldi: la commissione consultiva boccia le richieste di autorizzazione

Questo pomeriggio la Commissione consultiva locale del porto di Brindisi ha bocciato le richieste di rilascio di autorizzazione di impresa portuale e di terminalista previste dalle legge 84/94, avanzate dalla società Grimaldi Euromed. L'ottenimento delle autorizzazioni era propedeutico alla domanda di concessione demaniale ventennale che la stessa Grimaldi Euromed ha richiesto all'Autorità portuale

BRINDISI - Questo pomeriggio la Commissione consultiva locale del porto di Brindisi ha bocciato le richieste di rilascio di autorizzazione di impresa portuale e di terminalista previste dalle legge 84/94, avanzate dalla società Grimaldi Euromed. L’ottenimento delle autorizzazioni era propedeutico alla domanda di concessione demaniale ventennale che la stessa Grimaldi Euromed ha richiesto all’Autorità portuale. 

Il parere della commissione consultiva locale per legge non è vincolante, ma ora il presidente Iraklis Haralambidis dovrà presentare le richieste di autorizzazione della società Grimaldi Euromed nel prossimo comitato portuale accompagnate da un parere negativo che comunque ha un peso rilevante nella valutazione anche del rilascio della concessione demaniale marittima. 

Hanno votato contro il rilascio delle autorizzazioni di impresa portuale di terminalista, quattro rappresentati dei lavoratori delle imprese portuali, il rappresentante degli agenti marittimi e il rappresentante degli armatori. 

Fra i tre componenti che hanno votato a favore, uno è il rappresentante degli autotrasportatori e due sono i rappresentanti dell’Autorità portuale (incluso Haralambidis). Solo l’Autorità portuale, insomma, ha espresso un parere favorevole, se considera che i rappresentati di tutte le categorie del porto o si sono astenuti e hanno espresso voto contrario.

Dalla Commissione consultiva locale dunque un segnale forte ed inequivocabile. Il presidente dell'Autorità Portuale, in regime di proroga sino al 23 luglio non può forzare la mano, e anche la politica ed il Ministero dei Trasporti devono valutare bene la situazione, e l'esigenza di trasferire questa decisione che impegna tutti gli accosti attualmente opertivi nel porto di Brindisi alla nuova authority che sarà designata dallo stesso ministro dopo la riforma della portualità.

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