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Cronaca Francavilla Fontana

Concorso vigili e dubbi, il sindaco: "Garantisco massima trasparenza"

FRANCAVILLA FONTANA - Bando pubblico per vigili stagionali, secondo l’opposizione la vicenda puzza, a partire dai criteri di selezione e il sindaco Vincenzo Della Corte ha immediatamente alzato la guardia: “Ne discuteremo domattina con il segretario generale e il dirigente al personale. Dopodiché, trattandosi di una mozione, ne discuteremo certamente in consiglio. Ma posso garantire fin da adesso: massima trasparenza”. La ferita a Francavilla Fontana è ancora aperta. La città più opulenta del Brindisino, tredici banche e tredici chiese, fatica a conquistarsi una fama per il delizioso confetto riccio, restando tristemente celebre per una delle parentopoli più discusse d’Italia.

FRANCAVILLA FONTANA - Bando pubblico per vigili stagionali, secondo l’opposizione la vicenda puzza, a partire dai criteri di selezione e il sindaco Vincenzo Della Corte ha immediatamente alzato la guardia: “Ne discuteremo domattina con il segretario generale e il dirigente al personale. Dopodiché, trattandosi di una mozione, ne discuteremo certamente in consiglio. Ma posso garantire fin da adesso: massima trasparenza”. La ferita a Francavilla Fontana è ancora aperta. La città più opulenta del Brindisino, tredici banche e tredici chiese, fatica a conquistarsi una fama per il delizioso confetto riccio, restando tristemente celebre per una delle parentopoli più discusse d’Italia.

Correva l’anno 2003, in cui ventisette su ventisette posti comunali a concorso furono vinti da parenti, nipoti, figli, e cugini di consiglieri comunali, senatori, onorevoli e affini. La magistratura archiviò tutto, e lo scandalo rimase solo un fatto di folklore, con i francavillesi in mostra sulle testate nazionali con tanto di maglietta e scritta: “Uccio sono tuo nipote”, “Gino sono tuo cugino”. Il sindaco di oggi è lo stesso d’allora, anche se la posta in gioco non è alta come quella, in ballo ci sono solo posticini da quattro mesi l’uno. Di questi tempi non è tutto, ma non è nemmeno poco.

I consiglieri di Democratici per Francavilla e Idv hanno sentito puzza di bruciato. La selezione degli otto ausiliari a sostegno della polizia municipale infatti, già bandita l’anno scorso, saltò improvvisamente ad agosto per defezione della ditta che avrebbe dovuto non solo valutare i requisiti dei richiedenti, ma anche elaborare i quiz. La Praxi annunciò che andava in ferie, e tanti saluti. L’amministrazione comunale, ed è la prima censura mossa dall’opposizione, non ha mai avuto alcunché da obiettare: “Eravamo oltre i termini fissati anche noi – precisa il sindaco – altrimenti saremmo ricorsi alle vie legali”. La spiegazione è questa. Morale, il concorso salta e agli aspiranti vigili vengono restituite le tasse di partecipazione.

Il punto è che contestualmente alla defezione da parte della impresa di servizi padovana, l’amministrazione sottoscrive con una onlus privata, l’associazione Padre Pio di Pietro Luigi Zizzari, l’autorizzazione a realizzare nel comando di polizia municipale francavillese degli stage formativi per aspiranti vigili, ai quali partecipano i corsisti Angela De Tommaso, Antonietta Roma, Cosimo Zecchino, Sergio De Cristofaro, Pietro Pagliara, Claudia Urgese, Fabio Valente, Ilaria Primavera, Enea Primavera, Gennaro Fedele, Ettorina D’Oria. In cattedra sale, secondo convenzione, anche l’allora comandante dei vigili Francesco Taurisano che qualche giorno fa, assurto al rango di dirigente al personale, firmerà la determina per il nuovo bando di selezione dei vigili-ausiliari scaturita naturalmente da una delibera di giunta.

Cosa cambia dall’anno scorso a quest’anno? Una serie di fattori. Se nel 2010 il Comune cercava quattro agenti part time, che sarebbero stati retribuiti con fondi di bilancio, oggi ne cerca otto da impiegare full time, da retribuire con i proventi delle contravvenzioni. Ma è soprattutto uno dei cambiamenti in corsa, quello additato dai consiglieri d’opposizione Filomeno e Fanizza, il nuovo criterio di selezione: fra i titoli richiesti anche la partecipazione a corsi di formazione del tipo, precisamente, di quello tenuto dalla Padre Pio. Coincidenze oppure violazione della par condicio fra i candidati come temono i consiglieri che hanno sottoscritto la mozione?

La risposta al quesito è un impegno che il sindaco Vincenzo Della Corte sottoscrive in pieno, nel nome della sacrosanta trasparenza: “Garantisco io – dichiara -, personalmente stavolta, memori di quello che è accaduto negli anni passati. La prova è l’ultimo concorso, non c’è stato nessun raccomandato, tant’è vero che persone che potevano essere considerate vicine a questa amministrazione non hanno nemmeno superato i quiz”. Vuol dire che negli anni passati, quali che siano state le conclusioni della magistratura, i raccomandati c’erano? “Lei legga i nomi degli assunti e mi faccia sapere. Posso dire solo due cose: che il sindaco non faceva parte della commissione e che all’epoca ho invitato due persone a me molto care a non partecipare nemmeno, potrei anche fare nomi e cognomi”.

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