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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Scu, "Old generation": sei brindisini condannati in abbreviato

Sentenza emessa dal gup del tribunale di Lecce. La pena più alta, pari a 10 anni, inferta a Cesario Monteforte

BRINDISI – Pene fino a un massimo di 10 anni sono state inflitte dal gup del tribunale di Lecce, Alessandra Sermarini, nell’ambito del procedimento celebrato con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta Old generation. Le sentenze sono state pronunciate nel primo pomeriggio di oggi (venerdì 15 ottobre), nei confronti di sei imputati, tutti brindisini.

Il conto più salato lo dovrà pagare Cesario Monteforte, condannato a 10 anni, a fronte di una richiesta del pubblico ministero della Dda di Lecce, Giovanna Cannarile, pari a 18 anni. Queste le altre cinque condanne: Teodoro Valenti, 8 anni e 10 mesi (richiesta, 14 anni); Alessandra Di Lauro, 8 anni e 6 mesi (richiesta, dieci anni e otto mesi di reclusione); Giuseppe Monteforte, 6 anni e 8 mesi (richiesta, cinque anni e quattro mesi); Antonio Signorile, 6 anni e 8 mesi (richiesta, otto anni e quattro mesi); Riza Mara, 3 anni (richiesta, quattro anni e quattro mesi). 

L’inchiesta riguarda la frangia della Sacra corona capeggiata da Francesco Campana. Coinvolto nell'inchiesta anche Giovanni Donatiello. I due hanno scelto il rito ordinario. Dalle indagini è emerso che i parcheggi all'esterno dell'ospedale Perrino sarebbero stati gestiti da Cesario Monteforte (detto Rodolfo), con il beneplacito di Campana. Almeno dal 2015 Monteforte senior avrebbe imposto il pagamento dei parcheggi situati all'esterno del nosocomio, con la regolare presenza nell'area di sosta del figlio Giuseppe. Poi le indagini degli inquirenti hanno svelato come il clan taglieggiasse imprenditori agricoli. La lente investigativa si è inoltre focalizzata sull’attentato dinamitardo avvenuto nel gennaio 2020 ai danni del Crazy Bar di viale Commenda, preceduto di alcuni giorni dall’esplosione di colpi di arma da fuoco contro l’abitazione di Lucia Monteforte, compagna di Francesco Campana. Tali episodi sarebbero scaturiti da una spaccatura, avvenuta alla fine del 2019, fra Francesco Campana e Cesario Monteforte, nell’ambito della distribuzione dei proventi illeciti. Campana, nonostante lo stato di detenzione, sarebbe riuscito a mantenere contatti con gli affiliati. Fuori dal carcere, invece, avrebbe avuto un ruolo di spicco Giovanni Donatiello. 

Il 25 settembre 2020 fu eseguita un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di otto persone. Altre cinque, invece, furono sottoposte alla misura dell'obbligo di firma. L'operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile di Brindisi, guidata dalla dirigente Rita Sverdigliozzi, e coordinata dalla Dda di Lecce.

Il collegio difensivo, fra abbreviato e ordinario, è composto dagli avvocati Cosimo Lodeserto, Valerio Vianello Accorretti, Marcello Falcone, Dario Budano, Giovanni Brigante, Orazio Vesco, Giampiero Iaia, Enrica Viti, Davide De Giuseppe e Antonio Liagi. 

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