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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Conferimento rifiuti a rischio, Oga: "I Comuni paghino Nubile". Sulle tariffe è caos

In attesa della relazione sull'efficienza dell'impianto di Cdr commissionata a un consulente, l'ingegnere Michele Notarnicola, i 19 comuni dell'Oga devono pagare Nubile. Questo è l'indirizzo emerso dalla riunione dell'organo di gestione d'ambito svoltasi stamani a Palazzo Nervegna. Forte divergenza sulle tariffe per il servizio di smaltimento dei rifiuti

BRINDISI – In attesa della relazione sull’efficienza dell’impianto di Cdr commissionata a un consulente, l’ingegnere Michele Notarnicola, i 19 comuni dell’Oga devono pagare Nubile. Questo è l’indirizzo emerso dalla riunione dell’organo di gestione d’ambito svoltasi stamani a Palazzo Nervegna. Si tratta di una linea dettata dalla necessità di evitare che il contenzioso fra l’azienda e le amministrazioni comunali possa condizionare l’attività di conferimento nella discarica di contrada Autigno. I dipendenti di Nubile, che oltre alla discarica gestisce anche l’impianto di biostabilizzazione e produzione di Cdr/Css situato sulla strada Per Pandi, sono in stato d’agitazione da ieri (13 gennaio). 

Questo si sta ripercuotendo sul servizio di conferimento, che pare stia procedendo a rilento. Da quanto riferito dall’assessore all’Ecologia del Comune di Brindisi, Antonio Monetti, una lunga fila di camion carichi di rifiuti si era costituita stamani lungo la via che immette alla discarica. “In mattinata ho contattato la dottoressa Erminia Cicoria, capo dell’ufficio di gabinetto della prefettura, – afferma Monetti – per metterla al corrente di questo rallentamento. Ho chiesto anche a Nubile la disponibilità a prorogare di due ore (dalle ore 17 alle 19) la chiusura della discarica, per dare la possibilità a tutti i camion di conferire”. 

Nubile vanta un credito pari a circa 3 milioni di euro. Da quanto appreso, quasi tutte le amministrazioni comunali devono ottemperare alle fatture di novembre e dicembre (ma se si considera che il pagamento può essere effettuato entro 60 giorni dall’emissione della fattura, si ha tempo fino a febbraio per versare il canone del mese di dicembre). Ci sono anche dei Comuni, però, che devono ancora versare i canoni estivi. 

Fra questi c’è San Pietro Vernotico, che quest’oggi ha disertato l’assemblea. Il sindaco sampietrano Pasquale Rizzo, fino a questo momento, è l’unico amministratore che ha contestato formalmente le fatture. In un documento pervenuto stamani sul tavolo dell’Oga, Rizzo ha motivato la sua assenza con il fatto che l’organo di gestione non sarebbe stato nelle condizioni di prendere delle decisioni concrete, fino a quando Notarnicola non consegnerà la relazione (dovrebbe farlo venerdì, 16 gennaio) sul quantitativo di rifiuti trattati nell’impianto di Cdr sulla strada per Pandi. 

Ai risultati dell’indagine commissionata al professionista, ovviamente, è legata la rimodulazione delle tariffe. E qui si arriva al principale nodo della questione. Stando alle carte esibite oggi dai tecnici del Comune di Brindisi, la tariffa da corrispondere a Nubile, in base agli effettivi flussi di rifiuti trattati nell’impianto di Cdr da quando è entrato in funzione (nel gennaio del 2014) a oggi, è pari a 68 euro a tonnellata. Nubile sostiene invece che la tariffa congrua, secondo cronoprogramma, sia di 103 euro a tonnellata. 

Ma perché questa discrepanza? Sul quantitativo di rifiuti trattati nell’impianto della strada per Pandi c’è piena intesa. La divergenza riguarda le modalità di rientro dei 2 milioni di euro spesi da Nubile per effettuare gli interventi prescritti dal sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, con l’ordinanza del gennaio 2014 attraverso la quale ha affidato l’impianto alla stessa Nubile.  

L’azienda chiede di poter rientrare di questo investimento nell’arco di un anno. L’Oga, invece, intende spalmare il piano di ammortamento nell’arco di 15 anni. Sugli aspetti legali della faccenda dovrà esprimersi un avvocato del foro di Lecce, il docente di UniSalento Pierluigi Portaluri, al quale l’Oga ha conferito l’incarico di una consulenza tecnica. La questione, insomma, è estremamente complessa, anche da un punto di vista politico, visto che all’interno dell’Oga si è aperto un fronte che vede contrapposto il sindaco di San Pietro Vernotico, Pasquale Rizzo, al suo omologo di Brindisi, Mimmo Consales. 

Restando in tema di rifiuti, intanto, si registrano grossi problemi anche sul fronte del servizio di nettezza urbana. A tal proposito, il capogruppo di Brindisi bene comune, Riccardo Rossi, traccia un bilancio negativo del passaggio di consegne fra Monteco srl ed Ecologica Pugliese, avvenuto lo scorso 17 novembre. 

Si riporta di seguito la nota di Riccardo Rossi.

Registriamo che ancora oggi la Ecologica Pugliese opera in virtù di una ordinanza sindacale non avendo ancora firmato il contratto di affidamento del servizio proposto dal Comune nel quale sono previste delle penali per il mancato raggiungimento di obiettivi di servizio primo tra tutti il raggiungimento del 58% sulla raccolta differenziata.
 
Ma la cosa più preoccupante è che la nuova azienda non ha trasmesso al Comune nessun  atto che evidenzi un contratto con impianti di smaltimento della frazione umida, dando notizia solo dell’impianto nel quale smaltiscono i rifiuti differenziati quali plastica, carta, vetro ecc..
 
In tal modo si spiega il crollo della raccolta differenziata dal 37% della Monteco a circa il 17% attuale. In definitiva l’umido che i cittadini di Brindisi con attenzione e senso di responsabilità separano nelle loro case presumibilmente viene smaltito nell’impianto di biostabilizzazione  affidato alla Nubile e successivamente inviato nella discarica di Autigno anch’essa gestita dalla Nubile. In tal modo vanificando tutti gli sforzi fatti per la raccolta differenziata.
 
Per non parlare della situazione disastrosa in molti quartieri della città di Brindisi in cui tantissime famiglie non avendo  ancora ricevuto i famosi bidoncini per l’umido e l’indifferenziato  si spostano da una parte all’altra della città in cerca dei pochi bidoni nei quali depositare i rifiuti, o delle interminabili attese telefoniche per avere informazioni, della mancanza di un centro per la consegna degli ingombranti, dei ritiri dei rifiuti che ai più sembrano casuali ed a giorni alterni.
 
Siamo in una situazione di crisi evidente. Dopo due mesi non sono più sufficienti le rassicurazioni del Sindaco Consales e dell’Assessore Monetti. Ci chiediamo come è stato possibile affidare il servizio ad un’azienda che non aveva un contratto con impianti di compostaggio per il conferimento della frazione umida? Quanto tempo dobbiamo ancora aspettare per la firma del contratto di servizio con il Comune e soprattutto quanto ancora dobbiamo attendere perché la frazione umida possa essere conferita in un impianto di compostaggio?
 
Il mancato conferimento della frazione umida, che da sola porterebbe al 50% il valore della differenziata,  oltre ad impedire il raggiungimento degli obiettivi previsti produrrà inevitabilmente un aumento dei costi con l’ecotassa che si aggiungerà ad una tassa sui rifiuti già elevata.
 
Non possiamo non far notare che paradossalmente il mancato conferimento dell’umido nell’impianto di compostaggio genera anche un vantaggio economico per il Comune che non deve più  pagare i costi di trasporto del materiale che nel caso della Tersan di Modugno erano pari a circa 400.000 euro l’anno.
 
Noi non siamo mai stati interessati al derby pro o contro questa o quell’ azienda ma in questa situazione chiediamo al Sindaco di verificare in tempi brevissimi se ci sono le condizioni per il proseguimento del rapporto con la Ecologica. In assenza delle quali proceda con nuova ordinanza sindacale all’affidamento ad un’azienda in grado di firmare un contratto di affidamento, organizzare una raccolta differenziata porta a porta e di smaltire tutte le frazioni della differenziata avendo stipulato contratti con aziende del settore.

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