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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Congresso Anci: fari puntati su Brindisi

BRINDISI - Conto alla rovescia per la XXVIII Assemblea annuale dell'Anci, che si terrà a Brindisi, presso gli ex capannoni della Montecatini a Sant’Apollinare, dal 5 all'8 ottobre. Il capoluogo brindisino, commissariato dalla fine dello scorso mese di agosto, per quattro giorni sarà dunque la capitale dei sindaci. Paradosso a parte, l’evento c’è tutto. E la città si appresta a viverlo nel migliore dei modi. Attesi oltre duemila amministratori, insieme ad una nutrita rappresentanza delle massime cariche istituzionali del Paese. Ed i padiglioni che ospiteranno il congresso sono tuttora un cantiere aperto. Si lavorerà per tutta la notte, per completare l’allestimento del palco e delle sale espositive. Ma è soprattutto all’ombra di Brindisi che si stanno decidendo i giochi per quanto attiene la prossima presidenza dell’Anci.

BRINDISI - Conto alla rovescia per la XXVIII Assemblea annuale dell'Anci, che si terrà a Brindisi, presso gli ex capannoni della Montecatini a Sant’Apollinare, dal 5 all'8 ottobre. Il capoluogo brindisino, commissariato dalla fine dello scorso mese di agosto, per quattro giorni sarà dunque la capitale dei sindaci. Paradosso a parte, l’evento c’è tutto. E la città si appresta a viverlo nel migliore dei modi. Attesi oltre duemila amministratori, insieme ad una nutrita rappresentanza delle massime cariche istituzionali del Paese. Ed i padiglioni che ospiteranno il congresso sono tuttora un cantiere aperto. Si lavorerà per tutta la notte, per completare l’allestimento del palco e delle sale espositive. Ma è soprattutto all’ombra di Brindisi che si stanno decidendo i giochi per quanto attiene la prossima presidenza dell’Anci.

Nel primo giorno della kermesse congressuale i delegati saranno infatti chiamati ad eleggere il nuovo presidente che, dopo i mesi di transizione di Osvaldo Napoli, prenderà il posto lasciato al termine del mandato dall'ex sindaco di Torino, Sergio Chiamparino.

I risultati delle elezioni amministrative di maggio scorso hanno determinato anche gli equilibri nell'associazione, confermando la leadership in mano al centrosinistra che tuttavia non avrebbe ancora sciolto il nodo. Tra i papabili, alla vigilia dei lavori, restano tre sindaci Pd, in corsa alla pari per la presidenza: Graziano Delrio (Reggio Emilia), Michele Emiliano (Bari) e Piero Fassino (Torino).

Se con Fassino la guida dell'associazione si confermerebbe per la seconda volta consecutiva in mano a Torino, gli amministratori che sostengono Emiliano guardano al sindaco di Bari come l'occasione per attribuire la leadership, dopo tanto tempo, a una città del Sud. Con la candidatura di Delrio invece prevarrebbe la via della continuità: già delegato alla Finanza Locale dell'Anci, è da ormai diversi mesi responsabile dell'Associazione per i rapporti con il Governo. L’unico tra i papabili targato centrodestra è il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Le prossime ore saranno decisive per trovare nel centrosinistra la quadratura definitiva sul candidato e l'accordo con il centrodestra. Evitando così di arrivare alla conta nell'assemblea congressuale. Ciò che è certo è che il nuovo presidente si troverà a guidare l'Anci in un momento delicato: i sindaci sono alle prese con decisivo braccio di ferro con il Governo centrale per ottenere, insieme a Regioni e Province, una riduzione dei tagli previsti dalla manovra.

Una sfida importante per evitare, denunciano le autonomie, che da gennaio ci si ritrovi con la paralisi dei servizi da garantire ai cittadini. E non stupisce dunque che la manovra sia proprio uno degli argomenti principali al centro dei lavori dell'Assemblea di Brindisi, alla quale nel corso delle quattro giornate prenderanno parte rappresentanti del governo e delle istituzioni: dal presidente del Senato, Renato Schifani (che presenzierà nel pomeriggio di domani, attorno alle 17, all’apertura dei lavori, insieme al ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto), ai ministri Roberto Maroni (Interno, atteso Giovedì alle ore 12) e Ignazio La Russa (Difesa, che dovrebbe intervenire nella mattinata di venerdì), al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.

E poi ancora, attesi a Brindisi nell’ambito delle diverse tavole rotonde promosse a margine del congresso: Luca Cordero di Montezemolo (presidente Ferrari, giovedì alle 12)  Susanna Camusso (Cgil, giovedì alle 17), Luca Angeletti (segretario generale Uil, venerdì alle 17), il capo della Protezione civile Franco Gabrielli (nella mattinata di sabato prossimo, alle ore 10, nell’ambito di un convegno sui Gruppi comunali di volontariato: associazioni in prima linea sul fronte dei soccorsi e braccio operativo della macchina organizzativa per le emergenze sul territorio nazionale). E quindi il parterre dei sindaci. I veri protagonisti dell’evento brindisino. Dopo l'elezione del presidente, prevista per domani, infatti, già la mattina di giovedì si terrà la prima sessione dei lavori sul tema “Ridiamo autonomia ai Comuni e tagliamo gli enti inutili. Ecco il nostro piano”. Nel pomeriggio, invece, gli amministratori locali si confronteranno sulle politiche sociali; 'Quali livelli di welfare possiamo garantire? Per un welfare sostenibile è infatti la tematica al centro della discussione. Tra i protagonisti dei primi due dibattiti spiccano anche Matteo Renzi (Pd, sindaco di Firenze), Luigi De Magistris (sindaco di Napoli)

La presenza a Brindisi del ministro Maroni, intanto, sarà l’occasione anche per fare il punto della situazione sul Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo sviluppo - Obiettivo Convergenza 2007-2013”. “L'Assemblea annuale dell'Anci, sottolinea una nota, sarà l'occasione per far conoscere ulteriormente le opportunità che il Programma, gestito dal Ministero dell'Interno (Dipartimento della Pubblica Sicurezza) e cofinanziato dall'Unione Europea, offre agli enti locali”.

“Attraverso la presentazione di proposte a carattere territoriale, infatti, i Comuni o i Consorzi di Comuni delle regioni Obiettivo Convergenza (Puglia, Campania, Calabria e Sicilia) possono ottenere il finanziamento di progetti che prevedono, tra i vari interventi, il recupero di beni confiscati alla criminalità organizzata per il loro riutilizzo a fini sociali, la nascita di Centri polifunzionali destinati all'inserimento sociale e lavorativo degli immigrati extracomunitari regolari, la ristrutturazione e il recupero di beni immobili di proprietà comunale in stato di abbandono da destinare a Centri di aggregazione giovanile o strutture per il reinserimento di soggetti a rischio devianza”.

L’intero programma dell’Assemblea annuale dell’Anci, eventi di contorno compresi, è stato illustrato stamane a Palazzo Narvegna, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il commissario prefettizio di Brindisi, Bruno Pezzuto, il presidente regionale Anci, Luigi Perrone, il vice sindaco uscente di Brindisi Mauro D’Attis e il responsabile delle Comunicazioni Anci, Danilo Moriero.

Nel rendere merito al sindaco uscente Domenico Mennitti, spesosi affinché Brindisi ospitasse la XXVIII assemblea Anci, il presidente Perrone (sindaco di Corato) ha sottolineato la valenza dell’evento: “Per la terza la Puglia si appresta ad ospitare un congresso annuale della nostra associazione (era accaduto in passato, per due volte, presso i padiglioni della Fiera del Levante, a Bari, ndr). Deve essere motivo di vanto per la nostra regione e per tutto il territorio brindisino”.

“L’assemblea nazionale Anci - ha proseguito Perrone -  è un punto di riferimento per tutta la Puglia e per tutta la nazione.  Il lavoro dell’Anci è ormai riconosciuto come ruolo fondamentale per dare quell’impulso necessario di positività per tutti i sindaci che mai come ora hanno bisogno di un supporto. Il nostro sforzo sarà quello di portare avanti un discorso unitario, di dialogo e di confronto sereno con tutte le forze politiche in una situazione particolare e contingente in cui si trovano oggi i Comuni”.

“Essere stati scelti per questo grande evento – ha dichiarato, invece, il Commissario Pezzuto -  è sicuramente un privilegio e proprio per questo dobbiamo dimostrare di essere una città al passo con i tempi. L’Amministrazione Comunale ha dovuto affrontare un impegno non indifferente per l’organizzazione dell’evento. In questo, ovviamente c’è stata una grande collaborazione con l’Anci per poter assicurare che tutto si  possa svolgere nel miglior modo  possibile tenendo contro delle esigenze di tutti”.

“L’assemblea nazionale Anci - ha proseguito Perrone -  è un punto di riferimento per tutta la Puglia e per tutta la nazione.  Il lavoro dell’Anci è ormai riconosciuto come ruolo fondamentale per dare quell’impulso necessario di positività per tutti i sindaci che mai come ora hanno bisogno di un supporto. Il nostro sforzo sarà quello di portare avanti un discorso unitario, di dialogo e di confronto sereno con tutte le forze politiche in una situazione particolare e contingente in cui si trovano oggi i Comuni”.

“L’assemblea congressuale di Brindisi - ha dichiarato Mauro D’Attis – è un appuntamento sia politico che istituzionale di  grandissimo rilievo sia per il momento storico che per le decisioni che saranno prese. Politico perché è in atto la trattativa circa l’elezione del presidente il cui nome verrà comunicato domani durante il primo giorno dell’Assemblea. Istituzionale perché in questo momento il ruolo dei Comuni è al centro della discussione parlamentare, in particolare riguardo alle autonomie”.

I riflessi per la città e la provincia tutta, dunque. Oltre 700 camere di albergo prenotate presso 10 alberghi sparsi in città e in provincia, per offrire ospitalità ai congressisti e agli ospiti istituzionali. Una settantina di giovani, tra hostess e stuard, impegnati all’interno dei padiglioni ex Montecatini, lucidati a nuovo anche grazie ad un investimento di 330 mila euro che ha favorito, tra le opere, anche la realizzazione di una nuova copertura della struttura.

All’interno del complesso di Ant’Apollinare, anche spazi per la promozione del Made in Italy e dei prodotti locali.

Imponente, evidentemente, sarà anche il servizio d’ordine attorno alla sala congressi. Non mancheranno, a margine dei lavori, anche gli appuntamenti mondani, a partire da una cena di benvenuto che si terrà domani sera (ore 19.30) presso il Teatro Verdi.  Non solo. Durante i giorni dell’assemblea resteranno aperti, con orario continuato dalle 9 alle 22, tutti i principali musei della città, con un rafforzamento del servizio di motobarche per collegare le due sponde del porto; in calendario anche notti bianche (il 6 e 7 ottobre), in collaborazione con Confesercenti.

Nell’evento si inserisce anche la Provincia di Brindisi. Gianni Alemanno, sindaco di Roma, Piero Fassino, sindaco di Torino, Matteo Renzi, sindaco di Firenze e Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, sono stati invitati a presenziare alla cerimonia di intitolazione del Salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi che riporterà la scritta “Salone Brindisi Capitale d’Italia, 10 settembre 1943-11 febbraio 1944”.

Giovedì 6 ottobre, alle ore 16, i quattro sindaci delle città italiane che sono state capitali d’Italia, insieme a tutte le autorità locali, celebreranno quei cinque mesi tra il 1943 e il 1944 in cui la città di Brindisi diventò sede del Governo.

“Proprio a Brindisi, infatti, all’interno del Salone della Provincia, il 13 ottobre 1943 venne stipulato – ricorda in una nota il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, il primo atto politico del governo Badoglio: la dichiarazione di guerra alla Germania, firmata dallo stesso presidente del Consiglio e il re d’Italia, Vittorio Emanuele III. Questo e altri episodi storici videro la città Brindisi al centro della vita politica della nazione e per questo motivo è volontà dell’Amministrazione provinciale che venga riconosciuto e attribuito il ruolo che gli spetta nella storia”.

Anche la Cgil di Brindisi, infine, dà il benvenuto ai sindaci  e agli Amministratori che saranno protagonisti dell’ Assemblea dell’Anci.

“L’importante evento - si legge in una nota - merita quest’anno un’attenzione particolare alla luce della grave crisi economica in atto e per le conseguenze che la manovra finanziaria del Governo avrà sulla tenuta di ciascun Ente Locale. Sappiamo, infatti, che il processo di decentramento delle funzioni politico -amministrative rende gli Enti locali protagonisti territoriali del cambiamento, impegno però che rischia di essere vanificato dai tagli delle risorse economiche al sistema delle autonomie locali. Condividiamo quindi la protesta degli Enti locali contro tali misure, ma siamo consapevoli che occorre saper cogliere la sfida mettendo in campo ogni azione utile a limitare gli effetti negativi della manovra".

"Intanto intercettando tutte le risorse comunitarie disponibili e avendo la capacità di definire le priorità d’intervento, attraverso una contrattazione sociale diffusa e di qualità, che faccia salva la centralità della persona con i suoi bisogni, nella tutela dei diritti di cittadinanza. Un’azione costante e sistematica che non può prescindere dalla valorizzazione del Lavoro Pubblico,  indispensabile per la ripresa e che solo una visione miope e lontana dall’interesse generale del Paese poteva  mortificare e penalizzare come sta accadendo in questo momento”.

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