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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Contributi per gli affitti, via alle domande: dalla Regione 20mila euro in meno

Disponibili 142mila euro, il Comune ne aggiunge 80mila e spera nella premialità per aumentare il budget. Istanze entro il 21 settembre

BRINDISI – Ventimila euro (circa) in meno dalla Regione Puglia al Comune di Brindisi a titolo di “contributi per il canone di locazione”, più semplicemente gli aiuti sugli affitti: la Giunta Emiliano ha riconosciuto 142mila euro all’Amministrazione cittadina per il bando relativo all’anno 2016, rispetto ai 160mila della versione precedente.

Il bando del Comune

lo stemma del Comune di BrindisiA voler essere precisi, spaccando il centesimo, l’importo totale al momento destinato a Brindisi ammonta a 142.255, 87 euro. La somma è stata riconosciuta lo scorso 2 agosto dalla Giunta regionale e nella mattinata di oggi il primo cittadino di Brindisi, Riccardo Rossi e gli assessori hanno recepito quel provvedimento e hanno deliberato di integrare quel finanziamento con “fondi del Comune”, pari a 80mila euro. In linea con quanto fatto 12 mesi addietro, quando a Palazzo di città c’era la gestione commissariale.

I fondi disponibili

Complessivamente, quindi, la somma sale a 222.255 euro. L’Amministrazione spera nel riconoscimento di una ulteriore porzione di fondi, sotto forma di premialità, dalla Regione tenuto conto dell’impegno assicurato con disponibilità ricavate nel bilancio comunale, nonostante l’ingessatura. La Giunta pare essere ottimista. Certo è che il Comune è costretto a fare i conti con “problematiche abitative”, visto il numero di domande prevenute negli anni passati. In occasione dell’ultimo bando, versione 2015, sono state oltre 400.

Il termine per le domande

Per la presentazione delle istanze c’è tempo sino al 21 settembre. Gli uffici Patrimonio e Casa di Palazzo di città, già da domani mattina, sono aperti per la distribuzione dei moduli precompilati e per fornire tutte le informazioni utili alla corretta compilazione della scheda, a cui dovranno essere allegati una serie di documenti, pena l’esclusione.

Una volta scaduto il termine per la presentazione delle domande, sarà stilata una graduatoria in base al reddito. L’elenco sarà poi approvato dall’esecutivo e quindi trasmesso agli uffici della Ragioneria per l’emissione dei mandati di pagamento. In ogni caso, non prima della prossima primavera.

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