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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Contributo affitti: il nuovo regolamento passa all'unanimità. Ecco tutte le novità

La durata massima del contributo per il canone di locazione destinato ai cittadini bisognosi viene estesa da due anni a tre anni. E' questa la principale novità introdotta dal nuovo regolamento per l'accesso alle prestazioni economiche a sostegno degli affitti approvato oggi all'unanimità dal consiglio comunale di Brindisi

BRINDISI – La durata massima del contributo per il canone di locazione destinato ai cittadini bisognosi viene estesa da due anni a tre anni. E’ questa la principale novità introdotta dal nuovo regolamento per l’accesso alle prestazioni economiche a sostegno degli affitti approvato oggi all'unanimità dal consiglio comunale di Brindisi.

Durante il confronto (a tratti acceso fra i banchi della maggioranza di centrosinistra) il primo cittadino e l’assessore ai Servizi sociali, Alfredo Sterpini hanno manifestato l’intenzione di ritirare la delibera e di riprporla alla prossima seduta, “per arricchirla” (parole di Sterpini). Ma la levata di scudi degli sfrattati presenti in aula (rappresentati dal segretario provinciale del sindacato Cobas, Roberto Aprile), ai quali nel corso di una recente conferenza dei capigruppo era stato assicurato che il provvedimento sarebbe approdato in aula, e varie prese di posizione, fra cui quella del capogruppo del Pd Salvatore Una parte degli sfrattati presenti in aula consiliare-2Brigante (“O si risolve qui questa questione, o non la si risolve più – ha affermato Brigante – c’è un impegno morale oltree che politico di portare qui questo regolamento”) hanno fatto sfumare l’ipotesi di ritiro del regolamento. Del resto la proposta era stata protocollata ben 18 mesi fa da Luigi Sergi (“Svelta civica”),  e già in un’altra occasione era giunta in aula, senza risultati concreti.

Gli importi del contributo. Ma cosa prevede il regolamento? Oltre alla proroga di un anno del contributo, si stabilisce che l’importo dello stesso: “Per i primi dodici mesi è fissato in un importo massimo di 300 euro e comunque non superiore all’importo del canone di locazione stesso se inferiore”; “Per i successivi dodici mesi è fissato in un importo massimo di 300 euro e, comunque, non superiore all’importo del canone di locazione stesso se inferiore”; “Per gli ulteriori dodici mesi è fissato in un importo massimo di 200 euro e, comunque, non superiore all’importo del canone di locazione stesso, se inferiore”.  

Presentati anche due emendamenti. Uno, proposto dal consigliere dell’opposizione di centrodestra Massimiliano Oggiano, è stato bocciato.  "La ratio dell'emendamento - afferma Oggiano - viaggia nella direzione di evitare (stante la contingentata ed insufficiente somma a disposizione)  che le tante famiglie brindisine che non hanno altri tipi di provvidenze e aiuti o sostegni economici vengano penalizzate da una crescente presenza di extra comunitari regolari residenti in città, che già di per se percepiscono aiuti e sostegni in relazione allo status che gli viene riconosciuto, senza voler con ciò attivare forme di discriminazione di alcun tipo".

L’altro, presentato dai consiglieri di maggioranza Francesco Cannalire, Francesco Renna, Raffaele Iaia, Toni Muccio, Giuseppe D'Andria, Ferruccio Di Noi, Maurizio Collella e Antonio elefante, è stato approvato all'unanimità. Questo dispone che i Servizi sociali provvederanno al controllo di tutte le autocertificazioni presentate dai richiedenti, e non solo di una misura a campione del 20 per cento. Inoltre lo stesso emendamento prevede che a riscuotere il contributo dovranno essere non i locatari, ma i proprietari degli immobili.

E’ stato bocciato, invece, un emendamento presentato dal consigliere Luigi Sergi che applicava al regolamento il principio della retroattività.

I destinatari del provvedimento sono: “I nuclei famigliari privati dell’alloggio a seguito di provvedimento giudiziario di sfratto in esecuzione o di procedure giudiziali formali di rilascio di immobili, anche non a seguito di sfratto”; “I nuclei famigliari interessati da ordinanze di sgombero per motivi igienico – sanitari e/o strutturali per l’alloggio condotto in locazione”.

Per presentare l’istanza occorrerà avare i seguenti requisiti: residenza anagrafica a Brindisi; titolarità di un contratto di locazione regolarmente registrato o che sia in procinto di sottoscrivere un nuovo contratto di locazione; cittadinanza italiana, nonché di uno Stato membro dell’Unione europea; l’indice della situazione economica equivalente o corrente che rientra nel limite fissato dalle leggi e dai regolamenti vigenti.

Carte ufficio Casa in procura. Durante la discussione che ha preceduto l’approvazione delle delibera, Consales ha esternato pubblicamente pesanti riserve sugli atti adottati dal personale dell’ufficio “Patrimonio e Casa” nella gestione dell’emergenza abitativa, paventando la possibile sussistenza di condotte penalmente rilevanti. Per questo, come preannunciato un paio di settimane fa in’intervista rilasciata a BrindisiReport, Consales ha affermato che in giornata avrebbe portato le carte in procura.

Il riferimento è a tutte le determine dirigenziali emesse dall’ufficio Casa, diretto fino al 31 gennaio dall’architetto Valerio Costantino (al quale non è stato rinnovato il contratto alla scadenza del suo mandato),  nel 2014. Cinquantuno di queste, in particolare, riguarderebbero l’elargizione di oltre 100 contributi, senza il coinvolgimento dell’ufficio Servizi sociali. A causa della mancata trasmissione degli atti, dunque, alcune persone avrebbero percepito contributi da entrambi i settori.

“In procura – afferma Consales – porterò anche tutta la corrispondenza fra gli uffici. Fornirò insomma tutti gli elementi necessari per fare una valutazione su quello che è accaduto nell’ultimo periodo nella città di Brindisi. Noi siamo convinti che ci siano le condizioni per poter affrontare il problema dell’emergenza casa stabilendo dei criteri e quindi non privilegiando nessuno. Non è con contributi straordinari, né con il pagamento di canoni condominiali e mai recuperati poi dall’amministrazione comunale, o con l’attribuzione di alloggi senza seguire le graduatorie,  che si risolve il problema. Tant’è vero che chi era primo in graduatorie nel 2009, lo è ancora. E’ come se il comune non avesse dato case. Invece ne ha date decine”.

Canile. In procura verranno consegnati anche alcuni atti sulla gestione del canile di contrada Santa Lucia, al centro di un contenzioso fra il comune e l’associazione “Brunda – Terraviva”, nei confronti della quale è stata avviata la procedura di rescissione contrattuale. Al vaglio della  magistratura, in particolare, verranno sottoposti dei certificati esibiti dal gestore sui valori di sostanze inquinanti nelle acque sottoposte a processo di depurazione.

“Noi abbiamo contezza – afferma ancora Consales - di certificazioni fasulle consegnate al comune, come se fossero certificati veri. Siccome riguardano la qualità delle acque e quindi la salute degli animali ospitati all’interno del canile, noi abbiamo avviato la procedura di rescissione del contratto”.

Tornando alla seduta consiliare, sono stati approvati due documenti necessari per accedere al programma pluriennale dei fondi Po-Fesr 2007-2013., a copertura del “piano integrato per lo sviluppo urbano di città medio/grandi” e del “programma integrato di rigenerazione urbana riguardante la frazione di Tuturano”. 

Carcere. E’ stata approvata all’unanimità la mozione presentata da tutti i componenti della commissione Urbanistica per il trasferimento della casa circondariale di via Appia in una nuova sede, realizzando al suo posto un parco pubblico. Per quanto riguarda la realizzazione del nuovo istituto di pena, si dovrebbe puntare a una parte dei fondi stanziati nel 2009 dal governo centrale per far fronte all’emergenza legata al sovrappopolamento degli istituti di pena. 

Per la rigenerazione dell’area in cui si trova l’attuale struttura carceraria, invece, le vie da seguire sono due: “L’accordo di Partenariato, strumento di programmazione nazionale dei fondi strutturali e di investimento europei assegnati all’Italia, sottoscritto a Bruxelles il 29 Ottobre 2014, coerentemente con gli obiettivi tematici prioritari posti dell’Ue, ha individuato negli interventi territoriali integrati una strategica via di sviluppo delle città medie”; il Piano Operativo 2014/2020 approvato con delibera di giunta regionale n. 1498 del 17 luglio 2014 e attualmente in fase di negoziazione ministeriale, che ha fissato, tra i diversi assi prioritari e obiettivi tematici, gli indirizzi delle politiche di sviluppo di piani specifici, integrando i temi dell’energia sostenibile e delle smart-cities e della rigenerazione urbana”.  

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