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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Irregolarità nel Cas gestito da società di Pasquale Leobilla

Rilevate dopo ispezione del Nas e del Noe. L'esposto di Ciullo. Controlli anche in un oleificio (con sospensione della produzione) e in un canile (sequestro preventivo sanitario di 122 animali)

Ispezione dei carabinieri del Nas di Taranto e Noe di Lecce nel territorio provinciale: sospesa l'attività di un frantoio, sequestrati cautelativamente 122 cani e riscontrate irregolarità in un Centro accoglienza straordinaria di Ostuni. Si tratta del Cas Lo Spagnulo affidato alla Agh Resort Srl i cui gestori sono coinvolti nell’inchiesta Hydra. Sullo stato di degrado in cui versa il centro, il 24 ottobre scorso intervenne l’avvocato Massimo Ciullo chiedendo di rivedere gli affidamenti.

I controlli al Cas

La storia più interessante è proprio quella del Cas di Ostuni. Nella serata del 14 dicembre, nell'ambito di accertamenti non a caso delegati dalla Procura della Repubblica di Brindisi, i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Taranto, del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce e della locale stazione carabinieri, in collaborazione col personale del Dipartimento di Prevenzione dell'Asl di Brindisi, hanno effettuato un controllo presso il Cas Lo Spagnulo, nel corso del quale hanno riscontrato alcune carenze igienico–sanitarie e strutturali.

L'intervento di Ciullo 

Gli inconvenienti rilevati sono stati oggetto di provvedimenti prescrittivi da parte del personale dell'Asl. Contestualmente sono stati prelevati per i prescritti accertamenti dei campioni di acqua dall'impianto idrico della cucina e delle camere. La struttura ospita attualmente un centinaio di persone circa. Del Cas si parla nelle carte dell'inchiesta sulle attività di Pasquale Leobilla e Angelo Pecere, condotta dalla Procura di Brindisi e dai carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni, e per alcuni aspetti di natura finanziaria e fiscale, dalla compagnia di Ostuni della Guardia di Finanza.

Il canile e l'oleificio

Giovedì 14 dicembre, invece, il direttore del Servizio di Igiene degli alimenti e della nutrizione della Asl di Brindisi ha disposto la sospensione dell'attività di un frantoio oleario in seguito ad una pregressa ispezione dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Taranto, nel corso della quale i militari hanno accertato che l'attività era esercitata in locali carenti dal punto di vista igienico–sanitario. Il valore del frantoio è di circa due milioni di euro.

Il giorno successivo, 15 dicembre, a Carovigno, sempre i carabinieri del Nas, questa volta in collaborazione col personale del Servizio veterinario della Asl, hanno effettuato una verifica presso un canile che si trova in una contrada lungo la strada che dalla cittadina conduce al santuario di Belvedere, nel corso della quale hanno accertato la commistione tra gli ospiti dotati di sistema di identificazione con altri, solo sei, che ne erano sprovvisti, procedendo, pertanto, al sequestro cautelativo sanitario di tutti e 122 i cani presenti nella struttura, inviati da vari Comuni del circondario.

Infatti sarà necessario attendere gli esami sugli animali privi di microchip per escludere che possano aver diffuso patologie tra gli altri cani presenti, e all'esito degli stessi si procederà con la rimozione del provvedimento assunto, o in caso contrario con i provvedimenti del caso.

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