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Cronaca

Controlli dei forestali nei frantoi: 11 denunce, 4.550 euro di multe, 5 sequestri

Particolare attenzione è dedicata all’eventuale riutilizzo delle acque di lavaggio delle olive, di vegetazione da molitura e delle sanse, disciplinati come sottoprodotti della lavorazione

BRINDISI - E’ alle battute conclusive, su tutto il territorio provinciale, la campagna di controlli disposta come ogni anno dal Gruppo Carabinieri Forestale di Brindisi nel periodo autunno-invernale, rivolta soprattutto alla verifica del rispetto delle norme a tutela dell’ ambiente da parte dei frantoi oleari. 

Il bilancio consuntivo di quest’ultima stagione di produzione olearia, sul territorio, registra 10 reati accertati, con denuncia di 11 persone (per lo più titolari di frantoi) e 5 sequestri (aree agricole oggetto di sversamento delle acque di vegetazione, aree di stoccaggio di sanse umide, impianti e tubazioni abusive per smaltire i liquidi in eccesso).

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Sono inoltre state irrogate 5 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di 4.550 euro, per inottemperanza alle prescrizioni del Regolamento regionale ovvero ai termini di comunicazione al Comune per l’ utilizzazione agronomica.

Particolare attenzione è dedicata all’eventuale riutilizzo delle acque di lavaggio delle olive, di vegetazione da molitura e delle sanse, disciplinati come sottoprodotti della lavorazione se conformi alle disposizioni della legge n. 574 del 1996 e del Regolamento Regionale n. 27 del 2007, ovvero rientranti nella generale disciplina dei rifiuti (Testo Unico Ambientale – Decreto legislativo 152 del 2006).

Frantoi 3-2

Oltre agli accertamenti di iniziativa delle pattuglie dei Carabinieri Forestali, sono numerose le segnalazioni provenienti dai cittadini alle Centrali Operative dell’Arma, in merito a cattivi odori provenienti da aree di stoccaggio di sanse umide non ricoperte, deflussi incontrollati e fenomeni di lagunaggio di acque di vegetazione in terreni agricoli, in violazione dei limiti imposti dal Regolamento Regionale per poter utilizzare le stesse come ammendante in agricoltura, in deroga al trattamento come rifiuti.

Nonostante l’ attenzione dei Carabinieri Forestali in provincia di Brindisi sia costante e capillare, le violazioni alle norme ambientali riscontrate sono ancora numerose, laddove le acque di raccolta e di lavorazione, soprattutto quando si sommano a quelle piovane, vengono disperse in terreni attigui attraverso impianti con tubazioni occultate, che scaricano il “troppo pieno”.

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