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Cronaca

Sulla nave proveniente dalla Grecia con due stranieri in auto: tre arresti

Attività mirate al contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina. Erano senza documenti validi

BRINDISI - Nella mattinata di ieri 10 novembre, nel porto di Brindisi, la Polizia di Frontiera, durante lo svolgimento di attività mirate al contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina connesse alle operazioni di sbarco dei veicoli e dei passeggeri della nave “Golden Bridge” proveniente da Igoumenitsa (Grecia) – ha proceduto al controllo di un’auto condotta da A. K., cittadino di origine russa, e con a bordo due cittadini extracomunitari.

Durante il controllo dei passaporti di quest’ultimi, si notava che tali documenti non erano conformi agli originali e risultavano essere privi dei previsti elementi di sicurezza nelle prime e seconde pagine ed, inoltre, risultavano essere intestati a cittadini georgiani. Successivamente gli stranieri, risultati clandestini, hanno dichiarato di essere cittadini turchi e siriani ed, inoltre, è stato accertato che il conducente dell'auto aveva prelevato di due stranieri ad Atene (Grecia) con l’accordo di accompagnarli in Svizzera, previo pagamento di 2.000 dollari.

Pertanto, K. A., il cittadino turco E.H.H. e il cittadino siriano E.H. sono stati arrestati:  il primo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e gli altri due per aver detenuto ed utilizzato passaporti falsi validi per l’espatrio, e successivamente condotti presso la casa circondariale di Lecce a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi. L’auto e i passaporti sono stati sequestrati.

L'attività rientra in un’azione più ampia di contrasto all’ingresso illegale nel territorio italiano ed al controllo delle disposizioni dettate per fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid-19.

La Polizia di Frontiera di Brindisi ha effettuato circa 45mila controlli in porto ed in aeroporto e, sul tema, è costantemente impegnata ad impedire il raggiro della normativa in vigore. Nei primi giorni del mese di novembre, tra i passeggeri giunti nel porto di Brindisi, con la Nave Traghetto “Corfù”, proveniente dalla Grecia, è stato rintracciato il cittadino greco S.P., di 48 anni, che è stato arresto perchè a suo carico pendeva un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Brindisi, dovendo espiare la pena di 7 ani, 1 mese e 19 giorni di reclusione per associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina di numerosi cittadini stranieri, prevalentemente di etnia curda, provenienti dall’Iraq e dalla Turchia, facendoli transitare dall’Italia, anche attraverso il porto di Brindisi.

S.P. faceva parte di una associazione per delinquere composta da altri 29 consociati, smantellata nel 2010 grazie ad un’importante operazione di polizia durante la quale il predetto era l’unico a non essere stato tratto in arresto. Poi, a seguito delle condanne definitive nei confronti di tutto il sodalizio, compreso quindi anche S.P., lo stesso doveva scontare la pena. 

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