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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Vito dei Normanni

Contusione al ginocchio, muore 11 giorni dopo: denuncia e inchiesta

Inchiesta per omicidio colposo in seguito alla denuncia del marito di una donna di 68 anni, avvisi di garanzia a medici e infermieri

SAN VITO DEI NORMANNI – Storia tutta da chiarire, storia sulla quale la Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo: una donna di 68 anni di San Vito dei Normanni è morta undici giorni dopo aver riportato una contusione al ginocchio sinistro, stando a quanto diagnosticato dai medici del pronto soccorso dell’ospedale di Ostuni. E’ stata dimessa non essendo stata ravvisata la necessità del ricovero e nella sua abitazione è deceduta.

L’inchiesta

Gli uffici della procura e del gip a BrindisiIl marito, avvocato del foro di Brindisi, molto conosciuto a San Vito dei Normanni, e il figlio, avvocato anche lui, hanno sporto denuncia con una sola richiesta rivolta alla magistratura: stabilire quale sia stata la causa della morte, cosa abbia strappato alla vita la donna che con lui aveva condiviso tutto. Non c’è alcuna accusa nei confronti di nessuno. C’è la necessità di chiarire cosa sia avvenuto per avere risposte che, probabilmente, non attenueranno il dolore della famiglia, ma serviranno a capire. Perché la moglie e madre mai aveva avuto problemi di salute.

Gli indagati

Il pubblico ministero Giuseppe De Nozza ha aperto un fascicolo ipotizzando l’omicidio colposo e ha inizialmente iscritto nel registro degli indagati i nomi di due medici: l’ortopedico dell’ospedale di Ostuni, residente a Brindisi, che sottopose a visita la donna (difeso dall’avvocato Angelo Brescia), e il medico di turno al Pronto soccorso, residente a Martina Franca. Atti dovuti perché il sostituto procuratore ha disposto l’autopsia, passaggio necessario per accertare le cause della morte. Nel frattempo, sul registro degli indagati, sarebbero stati aggiunti i nomi di altri medici e degli infermieri in servizio quando la donna arrivò al Pronto soccorso.

La caduta

Stando a quanto sarebbe stato ricostruito sino ad ora, la donna sarebbe caduta nella sua abitazione il 22 dicembre 2018. Arrivata in ospedale, le è stata riscontrata una contusione al ginocchio sinistro. I medici non hanno disposto il ricovero, né risulta sia stato ritenuto necessario un intervento chirurgico, stando alla cartella clinica acquisita dai carabinieri subito dopo la denuncia. La donna, quindi, è tornata a casa. E nella sua abitazione è deceduta il 2 gennaio scorso.

L’autopsia

Il pm Giuseppe De NozzaL’autopsia è stata eseguita il 14 gennaio scorso da Francesco Busardo ed Emanuele Guglielmelli, il primo professore di Medicina legale  e tossicologia forense all’Università di Ancona, l’altro direttore dell’unità operativa  complessa di Medicina d’urgenza e pronto soccorso all’ospedale San Camillo Forlanini di Roma e professore all’università La Sapienza.

Il sostituto procuratore De Nozza (nella foto accanto) ha chiesto, inoltre, di accertare la sussistenza di eventuali profili di responsabilità, sotto forma di condotte colpose, nell’operato dei medici e del personale infermieristico che ha prestato diagnosi e cura alla paziente.

Per avere le prime risposte agli interrogativi sarà necessario attendere il deposito della perizia con i risultati degli esami istologici. Agli accertamenti tecnici, non ripetibili, hanno partecipato Domenico Urso, come medico legale di parte, nominato dall’avvocato Angelo Brescia, per l’ortopedico indagato e Alessandro Dell’Erba per la famiglia della donna.

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