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Cronaca

Corriere rapinato: preso il responsabile. Stava spendendo il bottino ai videopoker

E' stato identificato e arrestato nel giro di mezz'ora l'uomo che nel primo pomeriggio di oggi (22 agosto) avrebbe rapinato un corriere nei pressi di via Appia, fingendosi un suo amico. Rocco Andriulo, 48 anni, è stato intercettato nel bar Rosso e Nero di via Pace Brindisina, al rione Commenda, dai poliziotti della Squadra mobile di Brindisi

BRINDISI – E’ stato identificato e arrestato nel giro di mezz’ora l’uomo che nel primo pomeriggio di oggi (22 agosto) avrebbe rapinato un corriere nei pressi di via Appia, fingendosi un suo amico. Rocco Andriulo, 48 anni, è stato intercettato nel bar Rosso e Nero di via Pace Brindisina, al rione Commenda, dai poliziotti della Squadra mobile di Brindisi al comando del vicequestore Alberto Somma. Il dirigente della sezione Antirapina, Giancarlo DRocco Andriulo-2i Nunno, con il prezioso supporto dell’ispettore Cosimo Pizza, era riuscito a dare un volto e un nome al presunto autore del crimine subito dopo aver sentito l’identikit dell’aggressore fornito dalla vittima.

Il malcapitato ha infatti riferito di essere stato fermato, intorno alle 14,30 odierne, da un individuo basso, calvo, di corporatura robusta e con un dente scheggiato. Il rapinatore, dopo aver recitato la parte dell’amico di vecchia data, ha puntato una pistola verso il corriere e si è fatto consegnare il denaro che questi aveva con sé: circa 300 euro in banconote. Dopo di che, una volta sistemato il bottino in un borsello a tracolla, il malfattore si è allontanato a bordo di uno scooter munito di cestello.

Il fatto si è verificato in una zona pattugliata quest’oggi dai carabinieri. La sala operativa dell’Arma ha immediatamente girato alla questura i dettagli sulle caratteristiche fisiche del malvivente raccolti dalla pattuglia del Norm intervenuta. L’ispettore Di Nunno ha subito intuito che doveva trattarsi di Andriulo, brindisino già noto alle forze dell’ordine per fatti analoghi. Intorno alle ore 15, il 48enne è stato individuato nel bar di via Pace Brindisina, dove stava giocando alle macchinette del videopoker.

Indossava la stessa t-shirt e lo stesso paio di pantaloncini modello pinochietto descritti dalla vittima. I poliziotti in borghese, dunque, hanno circondato l’attività commerciale e sono entrati in azione solo quando hanno avuto la certezza che non vi sarebbero state conseguenze per gli altri avventori del locale. Al momento dell’arresto, Andriulo era disarmato e non aveva con sé il bottino (ma non è da escludere che buona parte del denaro se la fosse già giocata ai videopoker). Il suo volto è stato successivamente riconosciuto dal corriere.

Di concerto con il pm di turno, Milto Stefano De Nozza, l’uomo è stato condotto nella casa circondariale di via Appia, situata a poche decine di metri dal luogo dell’aggressione, con l’accusa di rapina aggravata. Proseguono, intanto, le attività volte a recuperare l’arma. 

I precedenti. Con un modus operandi analogo a quello sfoderato quest’oggi, Andriulo aveva già colpito 5 volte fra il 2008 e il 2009. La tecnica era sempre la stessa. Il brindisino fermava dei passanti, si presentava come latitante e dichiarava di essere armato. Il 4 novembre del 2009 venne arrestato in flagranza di reato.

Il 27 aprile del 2010, poi, venne raggiunto da un ordinanza di custodia cautelare in cui gli si contestavano altri 4 episodi simili. In un caso fu una delle vittime a presentarsi in questura, dopo aver visto la foto segnaletica di Andriulo su una pagina di giornale. A distanza di 4 anni da quell’arresto, a quanto pare, il brindisino ci è ricascato. 

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